04 maggio 2023
Nella conferenza stampa post-riunione, Christine Lagarde ha detto che si stanno vedendo dei segnali di divergenza economica: in particolare, il settore manifatturiero sta smaltendo gli ordini arretrati con prospettive in peggioramento, quello dei servizi invece sta crescendo in maniera più forte. Per Lagarde, i Governi dovrebbero progressivamente ridurre le misure di supporto “in modo tempestivo e concertato” in un contesto di attenuazione della crisi energetica. La Governatrice della BCE ha inoltre affermato che gli aumenti del costo del denaro si stanno trasmettendo con forza ai tassi di interesse risk-free e alle condizioni di finanziamento di famiglie, imprese e banche, mentre non si sono ancora visti effetti sull’attività reale. Per quanto riguarda l’inflazione, i rischi restano orientati al rialzo, mentre i tassi dovranno essere portati su livelli sufficientemente restrittivi: su tale tema, Lagarde ritiene che la politica monetaria non sia ancora su livelli sufficientemente restrittivi. La Presidente dell’istituto centrale ha anche evidenziato che nel 2023 i salari contribuiscono maggiormente all’inflazione. Lagarde ha affermato di non prendere alcun impegno a tagliare il costo del denaro: “il meglio che possiamo fare è domare l’inflazione in modo tempestivo, per poi facilitare il ritorno a tassi d'interesse diversi che non siano così alti in futuro".
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