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Holzmann (BCE): cautela nel tagliare i tassi

Robert Holzmann, Presidente della Banca centrale austriaca, ha avvertito che il mix tra aumento della spesa pubblica e guerra commerciale rischia di alimentare l’inflazione . Il rischio è quello di perdere credibilità e si dovrà quindi stare attenti a ridurre troppo il costo del denaro. Holzmann ritiene che l’Eurotower si trovi in territorio neutrale.

Holzmann (BCE): cautela nel tagliare i tassi

Robert Holzmann, Presidente della Banca centrale austriaca, ha avvertito che il mix tra aumento della spesa pubblica e guerra commerciale rischia di alimentare l’inflazione . Il rischio è quello di perdere credibilità e si dovrà quindi stare attenti a ridurre troppo il costo del denaro. Holzmann ritiene che l’Eurotower si trovi in territorio neutrale.

Kashkari (Fed): molto lavoro da fare sull'inflazione

Neel Kashkari, Presidente della Fed di Minneapolis, ha detto che c’è ancora molto lavoro da fare per riportare l’inflazione al target . In questo quadro l’analisi economica della Federal Reserve è complicata dalle incertezze politiche, mentre nel prossimo anno o due la Banca centrale dovrà essere in grado di tagliare ulteriormente il costo del denaro. Parlando della fiducia dei consumatori, Kashkari ha evidenziato che potrebbe essere ripristinata se si risolvesse l’incertezza commerciale. In ogni caso, più a lungo prevale lo sconforto, più il segnale è significativo. In particolare, potrebbero esserci più danni da questo che dai dazi in sé.

Kashkari (Fed): molto lavoro da fare sull'inflazione

Neel Kashkari, Presidente della Fed di Minneapolis, ha detto che c’è ancora molto lavoro da fare per riportare l’inflazione al target . In questo quadro l’analisi economica della Federal Reserve è complicata dalle incertezze politiche, mentre nel prossimo anno o due la Banca centrale dovrà essere in grado di tagliare ulteriormente il costo del denaro. Parlando della fiducia dei consumatori, Kashkari ha evidenziato che potrebbe essere ripristinata se si risolvesse l’incertezza commerciale. In ogni caso, più a lungo prevale lo sconforto, più il segnale è significativo. In particolare, potrebbero esserci più danni da questo che dai dazi in sé.

USA: si avvicinano i dazi sul rame

Secondo quanto riporta Bloomberg, i dazi USA sull’import di rame (fino al 25% su tutte le importazioni) potrebbero arrivare entro qualche settimana , con mesi di anticipo rispetto alla scadenza prevista per questa decisione. Lo scorso febbraio Trump aveva dato ordine al Dipartimento del Commercio di aprire un’indagine su potenziali dazi sul metallo rosso, con la consegna del rapporto fissata entro 270 giorni. La questione dovrebbe risolversi prima, con l’indagine che sembra essere poco più di una formalità. Fonte: Bloomberg

USA: si avvicinano i dazi sul rame

Secondo quanto riporta Bloomberg, i dazi USA sull’import di rame (fino al 25% su tutte le importazioni) potrebbero arrivare entro qualche settimana , con mesi di anticipo rispetto alla scadenza prevista per questa decisione. Lo scorso febbraio Trump aveva dato ordine al Dipartimento del Commercio di aprire un’indagine su potenziali dazi sul metallo rosso, con la consegna del rapporto fissata entro 270 giorni. La questione dovrebbe risolversi prima, con l’indagine che sembra essere poco più di una formalità. Fonte: Bloomberg

Goolsbee (Fed): tassi più bassi in 12-18 mesi

Austan Goolsbee, Presidente della Fed di Chicago, ha detto di aspettarsi tassi un po’ più bassi tra 12-18 mesi . Tuttavia, la prossima riduzione potrebbe impiegare più tempo del previsto a causa dell’incertezza economica . Un altro rischio è rappresentato dalla possibilità che i mercati inizino a prendere in considerazione un’inflazione più alta. Questo creerebbe un’importante area di preoccupazione per le decisioni politiche.

Goolsbee (Fed): tassi più bassi in 12-18 mesi

Austan Goolsbee, Presidente della Fed di Chicago, ha detto di aspettarsi tassi un po’ più bassi tra 12-18 mesi . Tuttavia, la prossima riduzione potrebbe impiegare più tempo del previsto a causa dell’incertezza economica . Un altro rischio è rappresentato dalla possibilità che i mercati inizino a prendere in considerazione un’inflazione più alta. Questo creerebbe un’importante area di preoccupazione per le decisioni politiche.

Villeroy (BCE): possibili tassi al 2% entro settembre

Francois Villeroy de Galhau, Presidente della Bank of France, ha detto che la BCE ha ancora spazio per ulteriori tagli dei tassi grazie alla solida tendenza disinflazionistica. Tuttavia, rimangono aperte le questioni su tempistiche e portata delle riduzioni. In generale, deve essere tenuta in considerazione l’incertezza delle politiche di Trump. I dazi però non dovrebbero avere un effetto inflazionistico significativo in Eurozona, con effetti maggiori che probabilmente si presenteranno in USA. Arrivare al 2% entro settembre resta possibile . L’esponente del board dell’Eurotower non ritiene che la spinta alla spesa della Germania alimenti l’inflazione, in quanto la domanda interna resta debole in Europa. Resta importante che i Governi non creino strozzature nell’offerta.

Villeroy (BCE): possibili tassi al 2% entro settembre

Francois Villeroy de Galhau, Presidente della Bank of France, ha detto che la BCE ha ancora spazio per ulteriori tagli dei tassi grazie alla solida tendenza disinflazionistica. Tuttavia, rimangono aperte le questioni su tempistiche e portata delle riduzioni. In generale, deve essere tenuta in considerazione l’incertezza delle politiche di Trump. I dazi però non dovrebbero avere un effetto inflazionistico significativo in Eurozona, con effetti maggiori che probabilmente si presenteranno in USA. Arrivare al 2% entro settembre resta possibile . L’esponente del board dell’Eurotower non ritiene che la spinta alla spesa della Germania alimenti l’inflazione, in quanto la domanda interna resta debole in Europa. Resta importante che i Governi non creino strozzature nell’offerta.

USA: fiducia dei consumatori CB ai minimi da 4 anni

A marzo la fiducia dei consumatori elaborata dalla Conference Board si è attestata a 92,9 punti , sotto le attese Reuters a 94 punti e i precedenti 100,1 punti (rivisto da 98,3 punti). Il dato si trova ai minimi da 4 anni. Nel frattempo, l’indice sulla situazione attuale è sceso di 3,6 punti, a 134,5, mentre la misurazione sulle aspettative è scesa ai minimi degli ultimi 12 anni , a 65,2 punti, sotto anche gli 80 punti che solitamente segnalano una recessione imminente. Le aspettative medie di inflazione a 12 mesi sono passate dal 5,8% di febbraio al 6,2% di marzo . Stephanie Guichard, economista senior, Global Indicators di The Conference Board, ha evidenziato che delle 5 componenti del dato solamente quella relativa alle valutazioni sulle condizioni attuali del mercato del lavoro è migliorata. Si è poi evidenziato un peggioramento dell’ottimismo sul reddito futuro, che aveva tenuto negli ultimi mesi. Per la prima volta da fine 2023, i consumatori sono diventati negativi sul mercato azionario. Fonte immagine: Refinitiv

USA: fiducia dei consumatori CB ai minimi da 4 anni

A marzo la fiducia dei consumatori elaborata dalla Conference Board si è attestata a 92,9 punti , sotto le attese Reuters a 94 punti e i precedenti 100,1 punti (rivisto da 98,3 punti). Il dato si trova ai minimi da 4 anni. Nel frattempo, l’indice sulla situazione attuale è sceso di 3,6 punti, a 134,5, mentre la misurazione sulle aspettative è scesa ai minimi degli ultimi 12 anni , a 65,2 punti, sotto anche gli 80 punti che solitamente segnalano una recessione imminente. Le aspettative medie di inflazione a 12 mesi sono passate dal 5,8% di febbraio al 6,2% di marzo . Stephanie Guichard, economista senior, Global Indicators di The Conference Board, ha evidenziato che delle 5 componenti del dato solamente quella relativa alle valutazioni sulle condizioni attuali del mercato del lavoro è migliorata. Si è poi evidenziato un peggioramento dell’ottimismo sul reddito futuro, che aveva tenuto negli ultimi mesi. Per la prima volta da fine 2023, i consumatori sono diventati negativi sul mercato azionario. Fonte immagine: Refinitiv

Kugler (Fed): tassi rimarranno fermi per qualche tempo

Adriana Kugler, esponente del board della Fed, ha detto che la politica monetaria resta restrittiva e ben posizionata , mentre il recente aumento dell’inflazione non è di aiuto e i progressi verso al target sono rallentati. In questo quadro, i tassi andranno mantenuti fermi per qualche tempo . A meritare attenzione sono anche gli aumenti nelle aspettative di inflazione dei consumatori. Intanto, il mercato del lavoro rimane stabile, mentre altri dati come le vendite al dettaglio hanno mostrato un indebolimento da inizio anno.

Kugler (Fed): tassi rimarranno fermi per qualche tempo

Adriana Kugler, esponente del board della Fed, ha detto che la politica monetaria resta restrittiva e ben posizionata , mentre il recente aumento dell’inflazione non è di aiuto e i progressi verso al target sono rallentati. In questo quadro, i tassi andranno mantenuti fermi per qualche tempo . A meritare attenzione sono anche gli aumenti nelle aspettative di inflazione dei consumatori. Intanto, il mercato del lavoro rimane stabile, mentre altri dati come le vendite al dettaglio hanno mostrato un indebolimento da inizio anno.

Kazimir (BCE): aperto a taglio o pausa ad aprile

Peter Kazimir, Presidente della Banca centrale slovacca, ha detto di essere aperto ad un taglio o una pausa sui tassi per la riunione della BCE di aprile . Per l’esponente del board dell’Eurotower, si dovranno vedere i dati sull’inflazione di marzo, oltre a studiare la struttura della crescita dei prezzi (specie nei servizi). Al momento, le probabilità stimate dal mercato in merito ad una riduzione del costo del denaro nel meeting del prossimo mese sono del 67% circa.

Kazimir (BCE): aperto a taglio o pausa ad aprile

Peter Kazimir, Presidente della Banca centrale slovacca, ha detto di essere aperto ad un taglio o una pausa sui tassi per la riunione della BCE di aprile . Per l’esponente del board dell’Eurotower, si dovranno vedere i dati sull’inflazione di marzo, oltre a studiare la struttura della crescita dei prezzi (specie nei servizi). Al momento, le probabilità stimate dal mercato in merito ad una riduzione del costo del denaro nel meeting del prossimo mese sono del 67% circa.

Bostic (Fed): atteso solo un taglio nel 2025

Raphael Bostic, Presidente della Fed di Atlanta, ha detto di attendersi un rallentamento dei progressi in materia di inflazione nei prossimi mesi . Con questo presupposto, è possibile che la Banca centrale USA tagli i tassi solo una volta nel corso dell’anno . Per Bostic, questa volta l’impatto inflazionistico dei dazi potrebbe non essere temporaneo, in quanto le imprese e i consumatori sarebbero stati condizionati dai prezzi più alti dopo la pandemia.

Bostic (Fed): atteso solo un taglio nel 2025

Raphael Bostic, Presidente della Fed di Atlanta, ha detto di attendersi un rallentamento dei progressi in materia di inflazione nei prossimi mesi . Con questo presupposto, è possibile che la Banca centrale USA tagli i tassi solo una volta nel corso dell’anno . Per Bostic, questa volta l’impatto inflazionistico dei dazi potrebbe non essere temporaneo, in quanto le imprese e i consumatori sarebbero stati condizionati dai prezzi più alti dopo la pandemia.

Le azioni sotto la lente

🔸Stifel ha alzato il target di Carnival a 31 dollari dai precedenti 30 dollari. Mizuho lo ha portato da 32 a 33 dollari. 🔸Mizuho ha tagliato il prezzo obiettivo su NIO da 5 a 4,2 dollari.

Le azioni sotto la lente

🔸Stifel ha alzato il target di Carnival a 31 dollari dai precedenti 30 dollari. Mizuho lo ha portato da 32 a 33 dollari. 🔸Mizuho ha tagliato il prezzo obiettivo su NIO da 5 a 4,2 dollari.

Makhlouf (BCE): cautela nella decisione di aprile

Gabriel Makhlouf, Presidente della Banca centrale irlandese, ha detto che la BCE dovrà rimanere cauta sulla sua prossima decisione in tema di tassi . Questo per via degli eventi globali eccezionali che potrebbero far deragliare il percorso di inflazione.

Makhlouf (BCE): cautela nella decisione di aprile

Gabriel Makhlouf, Presidente della Banca centrale irlandese, ha detto che la BCE dovrà rimanere cauta sulla sua prossima decisione in tema di tassi . Questo per via degli eventi globali eccezionali che potrebbero far deragliare il percorso di inflazione.

Trump: dazi su chi acquisterà petrolio venezuelano

Trump ha dichiarato che imporrà una tariffa del 25% su qualsiasi commercio fatto con gli Stati Uniti per tutte le Nazioni che acquisteranno petrolio e gas dal Venezuela . Se venisse implementata, questa decisione colpirebbe in particolar modo la Cina. Il Presidente USA ritiene che il Venezuela stia inviando con l’inganno negli Stati Uniti criminali di alto livello. Fonte: Bloomberg

Trump: dazi su chi acquisterà petrolio venezuelano

Trump ha dichiarato che imporrà una tariffa del 25% su qualsiasi commercio fatto con gli Stati Uniti per tutte le Nazioni che acquisteranno petrolio e gas dal Venezuela . Se venisse implementata, questa decisione colpirebbe in particolar modo la Cina. Il Presidente USA ritiene che il Venezuela stia inviando con l’inganno negli Stati Uniti criminali di alto livello. Fonte: Bloomberg

USA: PMI manifatturiero torna in contrazione

A marzo gli S&P Global USA (preliminari) manifatturieri si sono attestati a 49,8 punti, mentre quelli dei servizi a 54,3 punti , confrontandosi con le attese Reuters a 51,7 e 50,8 punti e i precedenti 52,7 e 51 punti. La rilevazione composita è passata da 51,6 a 53,5 punti. I dati mostrano che il settore manifatturiero a stelle e strisce è tornato in territorio di contrazione . L’indagine sottolinea anche un aumento dei costi dovuto al fatto che i fornitori trasferiscono alle aziende gli aumenti dei prezzi legati ai dazi. L’indice dei prezzi pagati è cresciuto al ritmo più veloce da agosto 2022. Fonte immagine: Refinitiv

USA: PMI manifatturiero torna in contrazione

A marzo gli S&P Global USA (preliminari) manifatturieri si sono attestati a 49,8 punti, mentre quelli dei servizi a 54,3 punti , confrontandosi con le attese Reuters a 51,7 e 50,8 punti e i precedenti 52,7 e 51 punti. La rilevazione composita è passata da 51,6 a 53,5 punti. I dati mostrano che il settore manifatturiero a stelle e strisce è tornato in territorio di contrazione . L’indagine sottolinea anche un aumento dei costi dovuto al fatto che i fornitori trasferiscono alle aziende gli aumenti dei prezzi legati ai dazi. L’indice dei prezzi pagati è cresciuto al ritmo più veloce da agosto 2022. Fonte immagine: Refinitiv

Impatto da dazi del 2 aprile meno duro del previsto?

Secondo quanto riporta Bloomberg il 2 aprile dovrebbe portare con sé un aumento significativo dei dazi, ma l’impatto potrebbe essere meno pesante di quanto previsto inizialmente . Trump annuncerà tariffe reciproche diffuse, ma alcuni Paesi dovrebbero essere esclusi (quelli con cui gli USA hanno un surplus commerciale) e non si stanno pianificando tariffe separate e specifiche per i settori . Tuttavia, i dazi dovranno entrare in vigore immediatamente per avere un impatto immediato. Fonte: Bloomberg

Impatto da dazi del 2 aprile meno duro del previsto?

Secondo quanto riporta Bloomberg il 2 aprile dovrebbe portare con sé un aumento significativo dei dazi, ma l’impatto potrebbe essere meno pesante di quanto previsto inizialmente . Trump annuncerà tariffe reciproche diffuse, ma alcuni Paesi dovrebbero essere esclusi (quelli con cui gli USA hanno un surplus commerciale) e non si stanno pianificando tariffe separate e specifiche per i settori . Tuttavia, i dazi dovranno entrare in vigore immediatamente per avere un impatto immediato. Fonte: Bloomberg

Eurozona: PMI in crescita a marzo

A marzo, gli HCOB PMI preliminari manifatturieri, dei servizi e compositi si sono attestati rispettivamente a 48,7 punti, 50,4 e 50,4 punti . Questi dati si confrontano con le attese Reuters a 48,2, 51 e 50,8 punti e con i precedenti 47,6, 50,6 e 50,2 punti. In generale, sebbene i dati mostrino una situazione di resistenza dell’economia dell’Eurozona, si dovrà vedere quale sarà l’impatto dei dazi. Fonte immagine: Refinitiv

Eurozona: PMI in crescita a marzo

A marzo, gli HCOB PMI preliminari manifatturieri, dei servizi e compositi si sono attestati rispettivamente a 48,7 punti, 50,4 e 50,4 punti . Questi dati si confrontano con le attese Reuters a 48,2, 51 e 50,8 punti e con i precedenti 47,6, 50,6 e 50,2 punti. In generale, sebbene i dati mostrino una situazione di resistenza dell’economia dell’Eurozona, si dovrà vedere quale sarà l’impatto dei dazi. Fonte immagine: Refinitiv
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