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Waller: possibile taglio dei tassi a luglio

Christopher Waller, esponente del board della Fed, ha detto che la Banca centrale potrebbe tagliare i tassi il prossimo mese , in quanto ritiene che l’impatto dei dazi sull’inflazione avrà vita breve. Per Waller la crescita del PIL e l’inflazione veleggiano intorno ai target dell’istituto. Oltre a questo, il costo del denaro si trova 1,25-1,5 punti percentuali sopra il livello neutrale.

Waller: possibile taglio dei tassi a luglio

Christopher Waller, esponente del board della Fed, ha detto che la Banca centrale potrebbe tagliare i tassi il prossimo mese , in quanto ritiene che l’impatto dei dazi sull’inflazione avrà vita breve. Per Waller la crescita del PIL e l’inflazione veleggiano intorno ai target dell’istituto. Oltre a questo, il costo del denaro si trova 1,25-1,5 punti percentuali sopra il livello neutrale.

La Bank of England lascia i tassi fermi

La Bank of England ha lasciato i tassi al 4,25%, con 6 componenti dell’MPC favorevoli e 3 contrari, con le attese che vedevano un voto 7 a 2. Il comitato si aspetta un significativo rallentamento dei salari nel resto dell’anno , mentre ci sono maggiori segnali di pressioni disinflazionistiche dal mercato del lavoro. I verbali ribadiscono inoltre che i prossimi tagli dei tassi saranno graduali e attenti. Andrew Bailey, Presidente dell’istituto centrale, ha sottolineato il contesto di imprevedibilità e i segnali di indebolimento del mercato del lavoro . Per quello che riguarda l’inflazione, Bailey ritiene che il recente aumento sia temporaneo. Sul fronte commerciale invece, la minore incertezza potrebbe avere un impatto sul PIL globale inferiore a quanto previsto. Per il 2° trimestre il MPC ha alzato le previsioni sul PIL dallo 0,1% di maggio allo 0,25%. Secondo i calcoli Bloomberg, ora il mercato si aspetta un taglio da parte della Bank of England al prossimo meeting di agosto (probabilità dell’80%).

La Bank of England lascia i tassi fermi

La Bank of England ha lasciato i tassi al 4,25%, con 6 componenti dell’MPC favorevoli e 3 contrari, con le attese che vedevano un voto 7 a 2. Il comitato si aspetta un significativo rallentamento dei salari nel resto dell’anno , mentre ci sono maggiori segnali di pressioni disinflazionistiche dal mercato del lavoro. I verbali ribadiscono inoltre che i prossimi tagli dei tassi saranno graduali e attenti. Andrew Bailey, Presidente dell’istituto centrale, ha sottolineato il contesto di imprevedibilità e i segnali di indebolimento del mercato del lavoro . Per quello che riguarda l’inflazione, Bailey ritiene che il recente aumento sia temporaneo. Sul fronte commerciale invece, la minore incertezza potrebbe avere un impatto sul PIL globale inferiore a quanto previsto. Per il 2° trimestre il MPC ha alzato le previsioni sul PIL dallo 0,1% di maggio allo 0,25%. Secondo i calcoli Bloomberg, ora il mercato si aspetta un taglio da parte della Bank of England al prossimo meeting di agosto (probabilità dell’80%).

Israele-Iran: gli USA valutano di entrare nel conflitto

Secondo quanto riporta Bloomberg, alti funzionari USA si starebbero preparando ad un possibile attacco all’Iran nei prossimi giorni . Tutto è ancora da vedere e potrebbe cambiare. Alcune fonti avrebbero indicato possibili piani per un attacco nel weekend. Ieri Trump ha dichiarato di avere idee su cosa fare, ma aspetterà fino all’ultimo minuto prima di prendere una decisione, vista la situazione fluida.

Israele-Iran: gli USA valutano di entrare nel conflitto

Secondo quanto riporta Bloomberg, alti funzionari USA si starebbero preparando ad un possibile attacco all’Iran nei prossimi giorni . Tutto è ancora da vedere e potrebbe cambiare. Alcune fonti avrebbero indicato possibili piani per un attacco nel weekend. Ieri Trump ha dichiarato di avere idee su cosa fare, ma aspetterà fino all’ultimo minuto prima di prendere una decisione, vista la situazione fluida.

Conferenza stampa Jerome Powell

Nella sua conferenza stampa, Jerome Powell ha detto che l’economia USA è in una posizione solida . Parlando della contrazione del primo trimestre, ha ribadito che è dovuto principalmente alle oscillazioni delle importazioni, rendendo la misurazione un po’ più complicata. I sondaggi sul sentiment mostrano un’elevata incertezza sulle prospettive economiche, resterà dunque da vedere come questo influirà sulle decisioni di spesa e investimento. Per quello che concerne il mercato del lavoro, un’ampia serie di indicatori suggerisce che è coerente con la massima occupazione. In generale, si sta osservando un raffreddamento molto lento . Inoltre la situazione “non sta pregando per un taglio dei tassi”. Sarà da vedere comunque l’impatto della guerra commerciale. Molto dipenderà dall’ammontare dei dazi, su quanto tempo prenderà il passaggio e sul mantenere le aspettative di inflazione ancorate. L’incertezza sul tema rimane elevata , anche se è scesa negli ultimi mesi . In estate si avranno comunque diverse informazioni. Alla fine è difficile capire chi finirà per pagare i dazi , per via del ruolo che hanno produttori, importatori, venditori e consumatori. Non avendo mai affrontato una situazione del genere, è complicato fare ipotesi su come le tariffe possano ripercuotersi sull’inflazione. Powell ha osservato che i prezzi dei beni sono saliti e dovrebbero farlo ancora in estate : servirà tempo prima che le importazioni si manifestino sui prezzi al dettaglio. Il Governatore della Fed ha sottolineato che la politica monetaria è ben posizionata per rispondere tempestivamente ai potenziali sviluppi . Nel frattempo, si potrà aspettare di vedere l’andamento dell’economia prima di considerare aggiustamenti del costo del denaro. Per ora, la cosa migliore da fare è quella di “restare dove si è”. Lato dot-plot, Powell ha detto che vista l’incertezza nessuno mantiene il percorso dei tassi con molta convinzione. Per ora, la politica monetaria è moderatamente restrittiva. Un’informazione interessante. I dati Bloomberg Intelligence evidenziano che il linguaggio di Powell è stato più accomodante rispetto a maggio (-2,43 punti contro 1,95). I punti chiave della conferenza L'economia USA è in una posizione solida. La contrazione del primo trimestre è dovuta principalmente alle oscillazioni delle importazioni, rendendo la misurazione più complicata. I sondaggi sul sentiment mostrano un'elevata incertezza sulle prospettive economiche, con potenziali impatti su spesa e investimenti. Gli indicatori del mercato del lavoro suggeriscono coerenza con la massima occupazione, con un raffreddamento molto lento; la situazione "non sta pregando per un taglio dei tassi". L'impatto della guerra commerciale dipenderà dall'ammontare dei dazi, dai tempi di implementazione e dal mantenimento delle aspettative di inflazione ancorate; l'incertezza è elevata ma in calo negli ultimi mesi. È difficile prevedere chi pagherà i dazi tra produttori, importatori, venditori e consumatori. La situazione senza precedenti rende difficile fare ipotesi sull'impatto delle tariffe sull'inflazione. I prezzi dei beni sono saliti e dovrebbero continuare a farlo in estate; servirà tempo prima che le importazioni si manifestino sui prezzi al dettaglio. La politica monetaria è ben posizionata per rispondere tempestivamente agli sviluppi; la strategia è di "restare dove si è" e aspettare l'andamento dell'economia. Vista l'incertezza sul dot-plot, nessuno mantiene il percorso dei tassi con molta convinzione. La politica monetaria è attualmente moderatamente restrittiva.

Conferenza stampa Jerome Powell

Nella sua conferenza stampa, Jerome Powell ha detto che l’economia USA è in una posizione solida . Parlando della contrazione del primo trimestre, ha ribadito che è dovuto principalmente alle oscillazioni delle importazioni, rendendo la misurazione un po’ più complicata. I sondaggi sul sentiment mostrano un’elevata incertezza sulle prospettive economiche, resterà dunque da vedere come questo influirà sulle decisioni di spesa e investimento. Per quello che concerne il mercato del lavoro, un’ampia serie di indicatori suggerisce che è coerente con la massima occupazione. In generale, si sta osservando un raffreddamento molto lento . Inoltre la situazione “non sta pregando per un taglio dei tassi”. Sarà da vedere comunque l’impatto della guerra commerciale. Molto dipenderà dall’ammontare dei dazi, su quanto tempo prenderà il passaggio e sul mantenere le aspettative di inflazione ancorate. L’incertezza sul tema rimane elevata , anche se è scesa negli ultimi mesi . In estate si avranno comunque diverse informazioni. Alla fine è difficile capire chi finirà per pagare i dazi , per via del ruolo che hanno produttori, importatori, venditori e consumatori. Non avendo mai affrontato una situazione del genere, è complicato fare ipotesi su come le tariffe possano ripercuotersi sull’inflazione. Powell ha osservato che i prezzi dei beni sono saliti e dovrebbero farlo ancora in estate : servirà tempo prima che le importazioni si manifestino sui prezzi al dettaglio. Il Governatore della Fed ha sottolineato che la politica monetaria è ben posizionata per rispondere tempestivamente ai potenziali sviluppi . Nel frattempo, si potrà aspettare di vedere l’andamento dell’economia prima di considerare aggiustamenti del costo del denaro. Per ora, la cosa migliore da fare è quella di “restare dove si è”. Lato dot-plot, Powell ha detto che vista l’incertezza nessuno mantiene il percorso dei tassi con molta convinzione. Per ora, la politica monetaria è moderatamente restrittiva. Un’informazione interessante. I dati Bloomberg Intelligence evidenziano che il linguaggio di Powell è stato più accomodante rispetto a maggio (-2,43 punti contro 1,95). I punti chiave della conferenza L'economia USA è in una posizione solida. La contrazione del primo trimestre è dovuta principalmente alle oscillazioni delle importazioni, rendendo la misurazione più complicata. I sondaggi sul sentiment mostrano un'elevata incertezza sulle prospettive economiche, con potenziali impatti su spesa e investimenti. Gli indicatori del mercato del lavoro suggeriscono coerenza con la massima occupazione, con un raffreddamento molto lento; la situazione "non sta pregando per un taglio dei tassi". L'impatto della guerra commerciale dipenderà dall'ammontare dei dazi, dai tempi di implementazione e dal mantenimento delle aspettative di inflazione ancorate; l'incertezza è elevata ma in calo negli ultimi mesi. È difficile prevedere chi pagherà i dazi tra produttori, importatori, venditori e consumatori. La situazione senza precedenti rende difficile fare ipotesi sull'impatto delle tariffe sull'inflazione. I prezzi dei beni sono saliti e dovrebbero continuare a farlo in estate; servirà tempo prima che le importazioni si manifestino sui prezzi al dettaglio. La politica monetaria è ben posizionata per rispondere tempestivamente agli sviluppi; la strategia è di "restare dove si è" e aspettare l'andamento dell'economia. Vista l'incertezza sul dot-plot, nessuno mantiene il percorso dei tassi con molta convinzione. La politica monetaria è attualmente moderatamente restrittiva.

La Fed lascia ancora una volta i tassi fermi

Come da attese, la Federal Reserve ha mantenuto i tassi fermi al 4,25%-4,50%. Nel comunicato stampa pubblicato, si legge come nonostante le oscillazioni delle esportazioni nette abbiano influenzato i dati, l’attività economica ha continuato ad espandersi ad un ritmo solido. Il tasso di disoccupazione rimane basso e le condizioni del mercato del lavoro restano solide, mentre l'inflazione è leggermente elevata. Per il board l’incertezza sulle prospettive è diminuita, ma resta elevata . Per il resto non sono stati fatti cambiamenti di rilievo. L’istituto centrale ha poi pubblicato le previsioni economiche aggiornate. 🔹Il PIL reale dovrebbe crescere dell’1,4% nel 2025, dell’1,6% nel 2026 e dell’1,8% nel 2027 e nella Longer run (a marzo le attese erano 1,7% per il 2025 e 1,8% per gli altri periodi). 🔹Il tasso di disoccupazione è visto al 4,5% nel 2025 e 206, al 4,4% nel 2027 e al 4,2% nella Longer run (da 4,4%, 4,3%, 4,4% e 4,2%). 🔹Il PCE dovrebbe attestarsi al 3% nel 2025, al 2,4% nel 2026, al 2,1% nel 2027 e al 2% nella Longer run (da 2,7%, 2,2% e 2% per gli ultimi due periodi). 🔹Il PCE core è stimato al 3,1% nel 2025, al 2,4% nel 2026 e al 2,1% nel 2027 (da 2,8%, 2,2% e 2%). 🔹La mediana sui tassi è al 3,9% nel 2025, al 3,6% nel 2026, al 3,4% nel 2027 e al 3% nella Longer run (da 3,9%, 3,4%, 3,1% e 3%). In sintesi, il dot-plot si è spostato in territorio più restrittivo, con meno tagli previsti nel 2026 e nel 2027. Per il 2025 continuano ad essere attese 2 riduzioni.

La Fed lascia ancora una volta i tassi fermi

Come da attese, la Federal Reserve ha mantenuto i tassi fermi al 4,25%-4,50%. Nel comunicato stampa pubblicato, si legge come nonostante le oscillazioni delle esportazioni nette abbiano influenzato i dati, l’attività economica ha continuato ad espandersi ad un ritmo solido. Il tasso di disoccupazione rimane basso e le condizioni del mercato del lavoro restano solide, mentre l'inflazione è leggermente elevata. Per il board l’incertezza sulle prospettive è diminuita, ma resta elevata . Per il resto non sono stati fatti cambiamenti di rilievo. L’istituto centrale ha poi pubblicato le previsioni economiche aggiornate. 🔹Il PIL reale dovrebbe crescere dell’1,4% nel 2025, dell’1,6% nel 2026 e dell’1,8% nel 2027 e nella Longer run (a marzo le attese erano 1,7% per il 2025 e 1,8% per gli altri periodi). 🔹Il tasso di disoccupazione è visto al 4,5% nel 2025 e 206, al 4,4% nel 2027 e al 4,2% nella Longer run (da 4,4%, 4,3%, 4,4% e 4,2%). 🔹Il PCE dovrebbe attestarsi al 3% nel 2025, al 2,4% nel 2026, al 2,1% nel 2027 e al 2% nella Longer run (da 2,7%, 2,2% e 2% per gli ultimi due periodi). 🔹Il PCE core è stimato al 3,1% nel 2025, al 2,4% nel 2026 e al 2,1% nel 2027 (da 2,8%, 2,2% e 2%). 🔹La mediana sui tassi è al 3,9% nel 2025, al 3,6% nel 2026, al 3,4% nel 2027 e al 3% nella Longer run (da 3,9%, 3,4%, 3,1% e 3%). In sintesi, il dot-plot si è spostato in territorio più restrittivo, con meno tagli previsti nel 2026 e nel 2027. Per il 2025 continuano ad essere attese 2 riduzioni.

USA: richieste di sussidi stabili nell'ultima settimana

Nell’ultima settimana, le richieste di sussidi di disoccupazione USA si sono attestate a 245mila unità , in linea con le attese Bloomberg e la rilevazione precedente (rivista da 248mila unità). La media a 4 settimane è passata da 240,75mila a 245,50mila unità. Nella settimana del 7 giugno, le richieste continue sono state 1,945 milioni , sopra il consensus a 1,941 milioni e i precedenti 1,951 milioni (rivisto da 1,956 milioni).

USA: richieste di sussidi stabili nell'ultima settimana

Nell’ultima settimana, le richieste di sussidi di disoccupazione USA si sono attestate a 245mila unità , in linea con le attese Bloomberg e la rilevazione precedente (rivista da 248mila unità). La media a 4 settimane è passata da 240,75mila a 245,50mila unità. Nella settimana del 7 giugno, le richieste continue sono state 1,945 milioni , sopra il consensus a 1,941 milioni e i precedenti 1,951 milioni (rivisto da 1,956 milioni).

Panetta (BCE): per l'EU pericoli sostanziali per la crescita

Fabio Panetta, Presidente di Bankitalia, ha detto che per la crescita dell’Eurozona ci sono dei pericoli sostanziali che i funzionari faticano a valutare . Questo a causa dei segnali contrastanti della politica commerciale USA e dal conflitto in Medio Oriente. Nel frattempo, Francois Villeroy de Galhau, Governatore della Bank of France, ha ribadito che l’Eurotower dovrà rimanere agile e pragmatica quando si parla di politica monetaria. Inoltre, sostiene che si devono tenere monitorati i prezzi del petrolio e l’euro.

Panetta (BCE): per l'EU pericoli sostanziali per la crescita

Fabio Panetta, Presidente di Bankitalia, ha detto che per la crescita dell’Eurozona ci sono dei pericoli sostanziali che i funzionari faticano a valutare . Questo a causa dei segnali contrastanti della politica commerciale USA e dal conflitto in Medio Oriente. Nel frattempo, Francois Villeroy de Galhau, Governatore della Bank of France, ha ribadito che l’Eurotower dovrà rimanere agile e pragmatica quando si parla di politica monetaria. Inoltre, sostiene che si devono tenere monitorati i prezzi del petrolio e l’euro.

Israele-Iran: crescono speculazioni su intervento USA

Trump ha dichiarato di voler concludere permanentemente l’accesso dell’Iran all’arma nucleare, il tutto mentre Israele si sta preparando a intensificare gli attacchi a Teheran. In questo quadro, sono sempre più forti le speculazioni in merito ad un possibile intervento più diretto degli USA . In ogni caso, il Presidente statunitense ha lasciato una porta aperta ai colloqui, segnalando che potrebbe inviare un funzionario di alto livello a incontrare l’Iran.

Israele-Iran: crescono speculazioni su intervento USA

Trump ha dichiarato di voler concludere permanentemente l’accesso dell’Iran all’arma nucleare, il tutto mentre Israele si sta preparando a intensificare gli attacchi a Teheran. In questo quadro, sono sempre più forti le speculazioni in merito ad un possibile intervento più diretto degli USA . In ogni caso, il Presidente statunitense ha lasciato una porta aperta ai colloqui, segnalando che potrebbe inviare un funzionario di alto livello a incontrare l’Iran.

USA: vendite al dettaglio sotto le attese a maggio

A maggio le vendite al dettaglio statunitensi si sono attestate al -0,9%, meno delle attese Bloomberg al -0,6% e il precedente -0,1% (rivisto da +0,1%). La rilevazione ha segnato il peggior calo da inizio anno , evidenziando l’impatto dei dazi sui consumatori. Il dato sul gruppo di controllo , utilizzato nel calcolo del PIL, ha registrato il 0,4% m/m , meglio delle previsioni allo 0,3% e lo -0,1% di aprile (rivisto da -0,2%).

USA: vendite al dettaglio sotto le attese a maggio

A maggio le vendite al dettaglio statunitensi si sono attestate al -0,9%, meno delle attese Bloomberg al -0,6% e il precedente -0,1% (rivisto da +0,1%). La rilevazione ha segnato il peggior calo da inizio anno , evidenziando l’impatto dei dazi sui consumatori. Il dato sul gruppo di controllo , utilizzato nel calcolo del PIL, ha registrato il 0,4% m/m , meglio delle previsioni allo 0,3% e lo -0,1% di aprile (rivisto da -0,2%).

Stournaras (BCE): Eurozona in equilibrio

Yannis Stournaras, Presidente della Banca centrale greca, ha detto che l’Eurozona è riuscita ad arrivare ad un livello di equilibrio su inflazione, sviluppo del settore bancario e crescita economica . L’esponente del board dell’Eurotower ritiene che se la crescita dovesse indebolirsi e se le pressioni sui prezzi scendessero sotto il livello target, allora si potrà procedere con ulteriori tagli dei tassi.

Stournaras (BCE): Eurozona in equilibrio

Yannis Stournaras, Presidente della Banca centrale greca, ha detto che l’Eurozona è riuscita ad arrivare ad un livello di equilibrio su inflazione, sviluppo del settore bancario e crescita economica . L’esponente del board dell’Eurotower ritiene che se la crescita dovesse indebolirsi e se le pressioni sui prezzi scendessero sotto il livello target, allora si potrà procedere con ulteriori tagli dei tassi.

Israele-Iran: Trump lascia il G7 in anticipo per gestire il conflitto

Le tensioni geopolitiche continuano a guidare il sentiment di mercato, con Donald Trump che ha lasciato in anticipo il G7 per occuparsi del conflitto tra Israele e Iran minimizzando inoltre le possibilità di un cessate il fuoco . Il timore principale riguarda l’estensione della disputa ad altri Paesi del Medio Oriente. In ogni caso, Bloomberg riporta che gli alti funzionari USA sono fiduciosi nella possibilità di raggiungere un accordo di pace tra le due parti coinvolte nello scontro . In settimana sono attesi colloqui tra Steve Witkoff, il principale inviato di Trump in Medio Oriente, e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi.

Israele-Iran: Trump lascia il G7 in anticipo per gestire il conflitto

Le tensioni geopolitiche continuano a guidare il sentiment di mercato, con Donald Trump che ha lasciato in anticipo il G7 per occuparsi del conflitto tra Israele e Iran minimizzando inoltre le possibilità di un cessate il fuoco . Il timore principale riguarda l’estensione della disputa ad altri Paesi del Medio Oriente. In ogni caso, Bloomberg riporta che gli alti funzionari USA sono fiduciosi nella possibilità di raggiungere un accordo di pace tra le due parti coinvolte nello scontro . In settimana sono attesi colloqui tra Steve Witkoff, il principale inviato di Trump in Medio Oriente, e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi.

Petrolio: difficile vedere prezzi oltre i $125

Un’interessante considerazione sul petrolio è stata fatta da Bloomberg Intelligence. Viene infatti evidenziato che storicamente, le spese per il greggio tra il 1984 e il 2025 hanno raggiunto un picco al 12,3% del PIL mondiale . Nel 1984, quando questo livello è stato superato, sia la domanda che i prezzi hanno invertito la direzione. In questo quadro, il petrolio WTI potrebbe salire sopra 125 dollari, ma il rally avrebbe vita breve anche nell’eventualità di una chiusura dello Stretto di Hormuz a causa dell’aumento delle tensioni tra Israele e Iran.

Petrolio: difficile vedere prezzi oltre i $125

Un’interessante considerazione sul petrolio è stata fatta da Bloomberg Intelligence. Viene infatti evidenziato che storicamente, le spese per il greggio tra il 1984 e il 2025 hanno raggiunto un picco al 12,3% del PIL mondiale . Nel 1984, quando questo livello è stato superato, sia la domanda che i prezzi hanno invertito la direzione. In questo quadro, il petrolio WTI potrebbe salire sopra 125 dollari, ma il rally avrebbe vita breve anche nell’eventualità di una chiusura dello Stretto di Hormuz a causa dell’aumento delle tensioni tra Israele e Iran.

De Guindos (BCE): rischi di undershooting limitati

Luis de Guindos, Vicepresidente della BCE, ha detto che la minaccia di una discesa dell’inflazione sotto il target è contenuta . In questo quadro, gli aumenti salariali stanno tornando a livelli coerenti con l’obiettivo dell’istituto centrale. De Guindos ha affermato che il mercato ha capito che l’Eurotower è molto vicina a raggiungere il target di inflazione a medio termine, anche a dispetto dell’elevata incertezza.

De Guindos (BCE): rischi di undershooting limitati

Luis de Guindos, Vicepresidente della BCE, ha detto che la minaccia di una discesa dell’inflazione sotto il target è contenuta . In questo quadro, gli aumenti salariali stanno tornando a livelli coerenti con l’obiettivo dell’istituto centrale. De Guindos ha affermato che il mercato ha capito che l’Eurotower è molto vicina a raggiungere il target di inflazione a medio termine, anche a dispetto dell’elevata incertezza.

Cina: vendite al dettaglio oltre le attese a maggio

Le vendite al dettaglio cinesi di maggio si sono attestate al 6,4%, sopra le previsioni Bloomberg a 4,9% e al precedente 5,1%. Per la rilevazione, si tratta del rialzo più alto da dicembre 2023. Intanto, la produzione industriale ha visto una variazione a/a del 5,8%, meno del consensus al 6% e al 6,1% di aprile. I dati sottolineano l’ottimismo in merito alla tregua tariffaria raggiunta con gli USA. In ogni caso, l’inversione di tendenza potrebbe essere ancora lontana. Da segnalare infine il calo dello 0,22% m/m dei prezzi delle nuove case: si tratta del peggior calo da ottobre. Fonte immagine: Bloomberg

Cina: vendite al dettaglio oltre le attese a maggio

Le vendite al dettaglio cinesi di maggio si sono attestate al 6,4%, sopra le previsioni Bloomberg a 4,9% e al precedente 5,1%. Per la rilevazione, si tratta del rialzo più alto da dicembre 2023. Intanto, la produzione industriale ha visto una variazione a/a del 5,8%, meno del consensus al 6% e al 6,1% di aprile. I dati sottolineano l’ottimismo in merito alla tregua tariffaria raggiunta con gli USA. In ogni caso, l’inversione di tendenza potrebbe essere ancora lontana. Da segnalare infine il calo dello 0,22% m/m dei prezzi delle nuove case: si tratta del peggior calo da ottobre. Fonte immagine: Bloomberg

USA: indice sentiment UoM migliora per la prima volta in 6 mesi

Il dato preliminare di giugno dell’ indice di sentiment elaborato dall’Università del Michigan ha visto una ripresa a 60,5 punti , ben oltre le attese Bloomberg a 53,6 punti e i precedenti 52,2 punti. L’indice delle condizioni correnti è cresciuto da 58,9 a 63,7, mentre quello sulle aspettative è passato da 47,9 a 58,4 punti. Migliorano anche le aspettative di inflazione: quelle a 1 anno sono scese dal 6,6% al 5,1% , mentre quelle di lungo periodo sono passate dal 4,2% al 4,1%. Joanne Hsu, Direttrice del Surveys of Consumers, ha notato che quello di questo mese è stato il primo miglioramento in 6 mesi . L’incremento è coerente con la percezione di un allentamento delle pressioni relative alle tariffe. Sebbene i consumatori sembrano essersi ripresi dallo shock dei dazi e dalla volatilità politica, questi percepiscono ancora ampi rischi negativi per l’economia.

USA: indice sentiment UoM migliora per la prima volta in 6 mesi

Il dato preliminare di giugno dell’ indice di sentiment elaborato dall’Università del Michigan ha visto una ripresa a 60,5 punti , ben oltre le attese Bloomberg a 53,6 punti e i precedenti 52,2 punti. L’indice delle condizioni correnti è cresciuto da 58,9 a 63,7, mentre quello sulle aspettative è passato da 47,9 a 58,4 punti. Migliorano anche le aspettative di inflazione: quelle a 1 anno sono scese dal 6,6% al 5,1% , mentre quelle di lungo periodo sono passate dal 4,2% al 4,1%. Joanne Hsu, Direttrice del Surveys of Consumers, ha notato che quello di questo mese è stato il primo miglioramento in 6 mesi . L’incremento è coerente con la percezione di un allentamento delle pressioni relative alle tariffe. Sebbene i consumatori sembrano essersi ripresi dallo shock dei dazi e dalla volatilità politica, questi percepiscono ancora ampi rischi negativi per l’economia.
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