Nella conferenza stampa a margine della riunione, Christine Lagarde ha dichiarato che gli aumenti dei tassi continuano a trasmettersi con forza all’economia e le condizioni di finanziamento più rigide continueranno a pesare sull’attività economica a breve insieme alla domanda estera contenuta. La Governatrice della BCE ritiene che anche l’attività dei servizi è destinata a moderarsi nei prossimi mesi. I rischi per l’economia sono orientati al ribasso e la crescita potrebbe essere inferiore se gli effetti della politica monetaria si rivelassero più forti del previsto.
Al contrario, la forza potrebbe essere maggiore nel caso in cui i redditi aumentassero la spesa oltre le attese. Per quanto riguarda l’inflazione ci si aspetta che il dato di dicembre risulti in aumento, per via di un effetto base al rialzo sul costo dell’energia. Inoltre, ci si attende che nel 2024 la flessione sia più lenta sempre a causa degli effetti base rialzisti e della graduale eliminazione delle misure fiscali passate per combattere la passata crisi energetica. Lagarde ha affermato che l’inflazione potrebbe sorprendere al ribasso se la politica monetaria frenasse maggiormente la domanda o se il quadro economico del resto del mondo peggiorasse inaspettatamente. Al contrario, pericoli al rialzo potrebbero emergere con gli aumenti dei prezzi dell’energia causati da maggiori tensioni geopolitiche, mentre gli eventi atmosferici potrebbero far crescere i prezzi dei generi alimentari.
Oltre a questo, un rischio è rappresentato anche da un possibile spostamento delle aspettative di inflazione oltre il target o se salari e margini di profitto crescessero oltre le previsioni. Lagarde ha ribadito la dipendenza dai dati (e non dal tempo) e ha notato che i tassi di interesse del mercato sono scesi marcatamente dall’ultima riunione, veleggiando sotto i tassi incorporati dalle proiezioni dei funzionari. La Governatrice dell’Eurotower ha poi detto che non si dovrà abbassare la guardia e si è detta preoccupata dell’inflazione domestica, che “non si muove quasi per niente”. Per avere prove di un ribasso di questo aggregato, serve che i salari e i profitti viaggino su una base più sostenibile. Nel meeting non si è parlato della tematica dei tagli dei tassi e Lagarde ritiene che il lavoro che manca da fare può assumere la forma di un mantenimento. Lato PEPP, tutto il board era d’accordo con l’interruzione dei reinvestimenti a fine 2024, anche se alcuni funzionari avrebbero voluto tempistiche diverse. Infine, la Presidente della BCE ha detto di aver visto una diminuzione dei contributi dell’unità di profitto nel 2023: se venisse confermata, sarebbe una buona notizia per i prezzi.