Nella conferenza stampa, Powell ha detto che l’inflazione si è moderata ma resta troppo alta, mentre l’economia si è continuata ad espandere ad un ritmo solido. Il Presidente della Fed ha affermato che l’orientamento restrittivo sarà mantenuto per ridurre le pressioni inflazionistiche. In questo quadro, la spesa dei consumatori è rimasta solida, anche se è rallentata rispetto al livello del 2023. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, si è raggiunto un migliore equilibrio di domanda e offerta: per il board, la forza continuerà, ma le condizioni sono ritornate a livelli precedenti la pandemia. Inoltre, i dati dei NFP potrebbero essere un po’ sovrastimati. La crescita dei salari è ancora troppo veloce.
Per Powell, la normalizzazione post Covid del mercato ha fatto il suo corso. Parlando di costo del denaro, il Presidente dell’istituto centrale statunitense ha detto che dovranno aspettare il momento in cui ci sarà più fiducia nel ritorno dell’inflazione al 2%. Una riduzione a settembre sarà possibile se si verificasse un altro paio di mesi con dati positivi. La componente shelter non è l’unica da monitorare, con il focus da porre nei numeri aggregati.
Nel caso in cui la crescita rimanesse solida e le pressioni sui prezzi stabili, la Fed sarebbe pronta a mantenere l’attuale livello del costo del denaro. Le proiezioni sull’inflazione sono state definite conservative e si spera in più dati come quelli di oggi. Delle pressioni potrebbero essere osservate sui dati inflazionistici a/a, in quanto saranno influenzati dagli effetti base. Powell ha dichiarato che ci sarebbero diverse cose che lo costringerebbero a cambiare le sue prospettive, senza però dire quali sono.