10 novembre 2023
Archiviate le parole di Powell in merito al fatto che la Fed non esiterà ad alzare i tassi qualora fosse necessario, i futures sui principali indici di Borsa USA sono tornati a scambiare in rialzo. Al momento della scrittura, il future sull’S&P 500 segna il +0,38%, quello sul Dow Jones il +0,37% e quello sul NASDAQ 100 il +0,29%. Intanto, la Presidente della BCE, Christine Lagarde, ha avvertito che nei prossimi mesi l’inflazione dell’Eurozona potrebbe tornare a salire, ma l’attuale impostazione dei tassi potrebbe riportarla al 2% nel medio termine. Questo ha lasciato intendere che l’Eurotower sia disposta a tollerare un po’ di aumento nei prezzi anche senza ricorrere all’arma del rialzo del costo del denaro. Per oggi, Refinitiv riporta che parleranno Bostic della Fed e Nagel della BCE. A livello di titoli di Stato, la flessione dei rendimenti sembra essersi fermata con l’avvio di una sorta di fase laterale. Al momento il T-Note a 10 anni rende il 4,5766%, il -0,3% rispetto a ieri. In questo quadro, l’immagine mostra l’aggiornamento dell’andamento dei T-Note dall’ultimo rialzo della Fed dal 1995 a 120 giorni dopo. Sembra che, come avevamo evidenziato in precedenza, l’andamento dello yield nel 2023 inizi con un certo ritardo a seguire quello degli eventi passati. Ciò implicherebbe che la Federal Reserve abbia finito di alzare il costo del denaro. Sul tema materie prime, il petrolio WTI avanza dello 0,99%, mentre l’oro cala del -1,05%. Poco mosso il Bitcoin che resta in area 37.000 dollari. Per l’Italia segnaliamo che in serata si terrà la revisione del rating da parte di Fitch. A livello di singoli settori, è da mettere in luce la performance negative di diversi titoli del lusso (ad esempio LVMH segna il -3,7%) dopo risultati semestrali deludenti da parte di Richemont (https://t.me/freefinancepro/1735).
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