3 rischi che potrebbero spingere il ribasso delle azioni

Gli analisti di Morgan Stanley ritengono che quello attuale sia in un periodo di fine ciclo, in cui le azioni registrano rialzi a dispetto dell’indebolimento dell’economia. Questo avviene perché gli investitori sono positivi sul fatto che la Federal Reserve inizierà presto ad allentare la politica monetaria. In un contesto in cui diverse metriche di valutazione come il P/E si trovano nel decile superiore, viene da chiedersi se le valutazioni inizieranno a scendere più velocemente della crescita degli utili, portando ad una correzione. Michael Wilson di MS ritiene che questo sta avvenendo, come si vede dall’ampiezza dei mercati: la maggior parte delle azioni sta vedendo una riduzione delle valutazioni più rapida della crescita degli utili.


Fonte: ricerca Morgan Stanley

Il contesto implica che le azioni “da long” siano sempre più difficili da trovare, con il rialzo degli indici di Borsa guidato da pochi titoli a grande capitalizzazione. MS si aspetta che questo fenomeno continui fino a che il contesto macro non cambierà in modo rilevante. Ci sono principalmente tre rischi:

  1. Il primo riguarda il fatto che l’inflazione e la crescita riaccelerino, facendo in modo da far riconsiderare gli aumenti dei tassi. Il rischio che ciò avvenga sembra basso, ma un’economia forte potrebbe portare il rally delle azioni verso le aree rimaste indietro nelle due anni: small cap, ciclici di consumo di qualità inferiore, banche regionali e trasporti ad esempio. 
  2. Il secondo pericolo è relativo ad un deterioramento della liquidità tale da portare a deflussi dalle azioni. Un rischio riguarda il finanziamento del deficit pubblico. Un modo per tenere sott’occhio questo è il premio a termine, ora vicino allo 0: se dovesse aumentare come ad autunno 2023, ci dovrebbe essere un crollo delle azioni. In generale però, non sembra essere un problema viste le numerose disposizioni di liquidità in atto. 
  3. Il rischio più probabile però è quello di una paura così forte da trasformare i dati economici negativi in una notizia negativa. In termini relativi, le big cap di qualità dovrebbero continuare a sovraperformare. I titoli difensivi dovrebbero fare meglio, scendendo meno. 

Al momento gli indici di sorpresa della crescita economica sono in ribasso, con un nuovo minimo toccato di recente. MS evidenzia che l’attuale mix di politiche di alta spesa fiscale e stretta sui tassi sta lasciando fuori molte aziende e consumatori in modo insostenibile. Questo è stato notato dagli investitori, che stanno allocando risorse su quelle società capaci di comportarsi bene nell’attuale contesto. Questo status-quo potrebbe proseguire fino a che il mercato obbligazionario non farà marcia indietro con un premio a termine più elevato o fino al momento in cui la crescita rallenterà in modo significativo.

Fonte: ricerca Morgan Stanley

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