I tassi alti potrebbero anche essere permanenti

Come abbiamo visto in un precedente post, i Treasury USA hanno quasi eliminato le perdite del 2024 grazie al rallentamento dell’inflazione e del mercato del lavoro. Questo potrebbe portare la Fed a tagliare i tassi a settembre. 

Tuttavia, un ostacolo ai bond potrebbe essere creato dal tasso neutrale, che potrebbe essere molto più alto rispetto a quanto si attende la Federal Reserve. Questo porterebbe a meno riduzioni del costo del denaro in un contesto di rallentamento economico e i tassi nei prossimi 10 anni potrebbero essere più alti di quanto non lo siano stati negli ultimi 10. 

Bloomberg nota che i contratti forward relativi al tasso di interesse a 5 anni nei prossimi 5 anni, che costituiscono una visione del mercato rispetto a dove potrebbe andare il costo del denaro in USA, si sono attestati al 3,6%. Questo valore è più basso rispetto al 4,5% del 2023 ma più alto del 2,75% atteso dalla Fed. Con il mercato che stima rendimenti minimi più alti, è come se ci fossero dei limiti al rally obbligazionario. Se questo fosse vero e l’r* fosse salito in modo permanente, l’attuale costo del denaro potrebbe non essere così restrittivo. 

Per Bob Elliot di Unlimited Funds, il rallentamento graduale della crescita indica che il tasso neutrale è significativamente più alto. Inoltre con le condizioni economiche e i premi per il rischio limitati prezzati nei bond a lunga scadenza, la liquidità sembra più interessante dei bond. 

Ven Ram, cross-asset strategist di Bloomberg, nota che in un paio di dot-plot la Fed ha alzato le stime sul tasso neutrale nominale dal 2,5% al 2,75%. Questo mostra che le Banche centrali di tutto il mondo stanno cercando di capire la portata dell’espansione economica e dell’inflazione di questo ciclo. Per questo sembra sopravvalutata la previsione di due tagli dei tassi nel 2024.