Apple e il nuovo iPhone 14

Lo scorso 7 settembre si è tenuto il più importante evento Apple dell’anno. La società ha presentato tre prodotti di punta: iPhone 14, AirPods Pro e Apple Watch.

Il device più interessante è sicuramente l’iPhone, che presenta principalmente tre miglioramenti, relativi a fotocamera, la possibilità di invio di messaggi satellitari in assenza di rete e un notch ridotto chiamato Dynamic Island. La “funzione satellite” sarà gratis per i primi due anni.

Negli Stati Uniti poi il colosso di Cupertino ha dato un importante segnale alla concorrenza: non ha alzato i prezzi anche a dispetto dell’inflazione all’8,5% nel Paese. L’obiettivo di Apple potrebbe essere quello di fare in modo che i clienti mirino ai modelli Pro e di fascia più alta, i quali beneficiano dei veri miglioramenti. Diversi analisti ritengono come questa mossa (oltre ai vari miglioramenti dei prodotti) sia sufficiente a stimolare la domanda. Guardando ai dati del 2021, si nota come gli iPhone rappresentino una quota fondamentale dei ricavi di Apple, pari al 52,48%. Oltre a questo, gli smartphone dell’azienda sono tra i preferiti al mondo: Insider Intelligence stima che il gruppo guidato da Tim Cook abbia una quota del 49% del mercato degli smartphone in USA. Questa quota potrebbe arrivare al 50% entro il 2024. 

Il primo grafico mostra i ricavi di Apple su tutte le tre principali fonti di ricavi: iPhone, wereables e servizi. Tutte e tre queste aree sono attese in crescita da Bloomberg, in particolare:

  • Stime ricavi iPhone: 205,37 miliardi di dollari nel 2022 e 210,37 miliardi nel 2023;
  • Stime ricavi servizi: 78,92 miliardi di dollari nel 2022 e 87,77 miliardi nel 2023;
  • Stime ricavi wereables, home & accessories: 40,30 miliardi di dollari nel 2022 e 43,64 miliardi nel 2023.

Interessante anche guardare alla dinamica dei ricavi di Apple, che solo in rare occasioni hanno registrato una contrazione, che tra l’altro non si è verificata nella Grande Crisi Finanziaria.

Nei prossimi due anni inoltre, le stime Bloomberg non si attendono una flessione, ma un ulteriore aumento a 392,71 miliardi di dollari nel 2022 fiscale e a 411,53 miliardi nel 2023 fiscale. Per il più lungo periodo, Tikr stima che il fatturato di Apple possa arrivare a 429,45 miliardi nel 2024, a 449,843 miliardi nel 2025 e a 477,39 miliardi nel 2025, con un CAGR 2016-2026 dell’8,3%.

Per quanto riguarda gli utili netti normalizzati, questi sono attesi a 99,54 miliardi nel 2022, 102,09 miliardi nel 2023, 105,78 miliardi nel 2024, 112,53 miliardi nel 2025 e 116,11 miliardi nel 2026.

 Guardando ad altri dati (sempre con riferimento a Bloomberg), gli analisti si attendono EPS a 1,26 dollari e ricavi a 88,525 miliardi di dollari nel 4° trimestre fiscale. Dei 50 esperti censiti, 37 forniscono un giudizio “buy”, 11 “hold” e 1 “sell”. Il target medio a 12 mesi per le azioni è a 181,79 dollari. 

Un interessante Certificato di investimento su Apple

Tra i più interessanti certificati di investimento con worst-of Apple vi è il DE000VX58T22, inserito nel portafoglio "Obiettivo: Resilienza" a cui puoi iscriverti gratuitamente cliccando qui.

Si tratta di un Memory Cash Collect di Vontobel su Apple, American Express e Visa. Il Certificato presenta una barriera premio e capitale al 60%, barriera autocall al 100%. Scade a gennaio 2024. Il premio è pari a 1.93% a trimestre (7.72%).

Al momento Apple è leggermente sotto strike, se dovesse superare i 157,66 dollari il 24 ottobre 2022 andrebbe in autocall rimborsando 101.93. Si acquista a 98 euro quindi offrirebbe un rendimento in caso di autocall del 4% in poco più di un mese (32% annualizzato).

Fonte immagine: CedLab PRO.

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