Cosa attendersi dall'inflazione USA di giugno?

Il prossimo 11 luglio l’US Bureau of Labor Statistics pubblicherà il dato sull’inflazione statunitense di giugno. Gli analisti censiti da Reuters si aspettano una misurazione core stabile al 3,4% e quella headline in calo dal 3,3% al 3,1% su base annuale. Vediamo altre attese.

ANZ




Fonte: ricerca ANZ

Gli analisti di ANZ si aspettano che la rilevazione core un aumento su base mensile dello 0,20%, mentre quella headline dello 0%. Gli esperti ritengono che la politica monetaria della Fed stia contribuendo a normalizzare le pressioni sui prezzi. Tuttavia, la componente degli affitti resta elevata e mantiene il dato core sopra il trend di lungo

Bank of America




Fonte: ricerca Bank of America

Gli esperti di BofA ritengono che il report costituirà un altro elemento di fiducia, con il CPI core visto al 3,5% a/a e l’headline al 3,2%. L’accelerazione della parte core deriva dai servizi non abitativi, componente scesa a maggio grazie alla leggera contrazione delle assicurazioni auto. Per giugno però le assicurazioni per i veicoli e i servizi non abitativi sono attesi in aumento. Quest’ultima parte dovrebbe comunque scendere nel tempo, anche se è ritenuto poco probabile un periodo di deflazione. 

Un altro fattore positivo potrebbe arrivare da una diminuzione dei prezzi degli affitti e degli Owners’ Equivalent Rent. Questo elemento dovrebbe raffreddarsi nei prossimi mesi, aumentando la fiducia della Fed sulle prospettive di inflazione. La componente dei beni core dovrebbe essere scesa per il 4° mese consecutivo grazie alla nuova contrazione dei prezzi dei veicoli nuovi. Tuttavia, i rischi sono visti al rialzo per via dell’aumento dei costi di spedizione. In generale però il raffreddamento della domanda potrebbe rendere difficile il trasferimento delle spese maggiori sui consumatori. 

Se il report rispettasse le attese, gli analisti di Bank of America si aspettano che la Fed inizi a tagliare i tassi a dicembre. 

Goldman Sachs




Fonte: ricerca Goldman Sachs

Per Goldman Sachs, il core CPI dovrebbe crescere dello 0,21% su base mensile (3,43% a/a). Il dato headline è atteso allo 0,11% m/m, un 3,17% a/a. Gli esperti vedono un calo dell’1% dei prezzi dell’energia e un incremento dello 0,1% di quelli degli alimenti. I servizi base (esclusi gli OER e gli affitti) dovrebbero invece aumentare dello 0,17%.

Ci sono tre componenti chiave da osservare: 

  1. Il primo riguarda le auto, con i prezzi dei veicoli usati visti in discesa del -1,6%;
  2. Il secondo è relativo alle assicurazioni auto, che dovrebbero aumentare meno di quanto osservato a inizio anno. L’incremento è atteso allo 0,5% contro una media dell’anno all’1,3%. 
  3. Il terzo fattore è la componente abitativa (shelter), che dovrebbe diminuire su base mensile riflettendo la contrazione degli affitti dello 0,36% e del -0,39% degli OER. La componente dovrebbe arrivare ad un tasso mensile di crescita dello 0,34% entro dicembre. 

Nei prossimi mesi GS vede l’inflazione core in crescita dello 0,2%/0,3% su base mensile, arrivando intorno allo 0,2% a fine anno. Entro dicembre 2024 il CPI core è stimato al 3,2% a/a, mentre il dato headline è stimato al 2,7%. 

Fonti: ricerche ANZ, Bank of America e Goldman Sachs

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