Trimestrali Europa: cosa attendersi dai conti del 3° trimestre?

La stagione delle trimestrali in USA è iniziata a pieno regime. Abbiamo già visto le attese degli analisti per i conti delle società USA, cosa possiamo aspettarci per l’Europa?

Fonte immagine: Bank of America

Una preview l’ha fatta di recente Bank of America, secondo cui le vendite e gli EPS dovrebbero scendere del -1%. Il settore finanziario dovrebbe fornire il maggior contributo alla crescita degli utili, mentre le utilities e i titoli del comparto energetico dovrebbero segnalare un calo. I margini dovrebbero invece resistere.

Un miglioramento è previsto anche per i settori ciclici (escluso finanziario e risorse), che dovrebbero vedere utili per azione passare dal -8% al -2%.

Per le aziende del Vecchio Continente, il miglioramento del contesto macroeconomico e la minore forza dell’euro dovrebbero contribuire ad un tasso di superamento delle attese degli EPS migliore rispetto a quanto avvenuto nel 2° trimestre.

Questi elementi potrebbero anche implicare un miglioramento per gli EPS dei titoli ciclici: nel 2° trimestre solo il 40% di queste società ha superato il consensus sugli utili. Si tratta del livello più basso in 15 anni.

Infine, gli analisti di BofA non si aspettano che i conti del 3° trimestre siano un catalizzatore di downgrade. Questo dovrebbe sostenere un consensus che guarda ad una ripresa nel 2026. BofA ritiene però che l’EPS a 12 mesi del 2° trimestre dello Stoxx 600 possa scendere del 7% entro il 2° trimestre dell’anno prossimo, a causa delle aspettative di indebolimento dell’economia.

Le previsioni generali invece indicano una stima di crescita degli EPS del 12,5%: se realizzato si tratterebbe del dato più forte dal 2010, Covid escluso.

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