In una recente ricerca, Goldman Sachs fornisce un’utile panoramica sulla situazione delle Banche centrali nel mondo. Nel dettaglio, solo il 4,1% degli istituti centrali dei Paesi sviluppati ha alzato i tassi negli ultimi tre mesi, con gran parte che sembrano aver concluso il ciclo di incrementi. Per quanto riguarda le Banche centrali dei Paesi emergenti, solo il 5,9% ha tagliato il costo del denaro e il 3,8% lo ha alzato (sempre negli ultimi 3 mesi).
L’indice di GS sulle condizioni finanziarie globali si è ristretto di 18 punti base a 3 mesi: 7 punti base nei Paesi sviluppati e 27 negli emergenti.
Fonte: ricerca Goldman SahcsNegli ultimi 30 giorni, le modifiche più importanti alle previsioni degli analisti sono state relative agli Stati Uniti. Ora le stime vedono il percorso di taglio del costo del denaro cominciare a luglio. Per la BCE le attese sono per tre riduzioni trimestrali da giugno 2024, seguite da altre 4 entro fine 2025 (al 3,25%). La BoE è vista abbassare i tassi 3 volte nel 2024 e 4 nel 2025, mentre in Australia la prima diminuzione è stimata a novembre.
A livello globale, le previsioni sono per una diminuzione dei tassi dal 5,8% attuale al 5% entro fine 2024. I Paesi industrializzati dovrebbero tagliare di 103 punti base in media nei prossimi 12 mesi (in primis Canada e Norvegia con -150 pb e da ultimi Svizzera, Australia e USA con -25, -75 e -100 pb). Gli emergenti dovrebbero invece ridurre di 166 punti base medi.
Sul fronte delle politiche di bilancio, GS vede la normalizzazione proseguire nel 2025 in gran parte delle economie.
Fonte: ricerca Goldman Sahcs