Come è risaputo, la Cina governa il mercato delle batterie per i veicoli elettrici. Stando ai dati SNE Reseatch, nei primi 4 mesi del 2024
Contemporary Amperex Technology e BYD detengono metà del mercato mondiale della produzione di queste componenti. Non solo: l’IEA sottolinea che il Paese domina il 90% della capacità globale dei materiali attivi per i catodi e il 97% di quella degli anodi.
L’unico modo per riuscire a spezzare questo dominio riguarda una scoperta scientifica che permetta di utilizzare materiali e componenti diversi per le batterie,
fornendo un’alternativa agli ioni di litio.
Un candidato sono le batterie agli ioni di sodio, anche se Benchmark Mineral Intelligence nota che il 90% delle forniture annunciate fino al 2030 arriverà dalla Cina, con CATL e BYD che hanno aumentato in modo deciso la loro capacità. Un vantaggio di questo tipo di alimentazione riguarda il fatto che il sodio è più abbondante rispetto al litio. Inoltre, questo materiale offre una copertura alla volatilità del litio. Il problema riguarda la densità inferiore, quindi queste batterie potrebbero non essere adatte veicoli a lunga autonomia, rivelandosi più convenienti per quelli di fascia bassa o per i sistemi di stoccaggio dell’energia.
Un metodo per aumentare la densità energetica riguarda la sostituzione degli anodi di grafite con il silicio, che rende le batterie più leggere e fa crescere la capacità di immagazzinare energia. Ciò sfiderebbe il dominio cinese nella grafite. A livello di società, Panasonic ha detto che acquisterà anodi di silicio dall’inglese Nexeon. Benchmark Mineral Intelligence si aspetta che la capacità di anodi di silicio aumenti di oltre tre volte nel 2024.
La vera svolta potrebbe però essere rappresentata dalle batterie allo stato solido, che però sono ancora lontane. In sostanza, queste batterie sostituiscono gli elettroliti liquidi con materiali solidi, rendendole più sicure, capienti e veloci nella ricarica. Il processo di qualificazione con le case automobilistiche iniziato da QuantummScape e Solid Power potrebbe richiedere da 4 a 6 anni. La Cina non si dovrebbe far trovare impreparata, fornendo sussidi di circa 830 milioni di dollari a società come CATL e BYD per la ricerca e lo sviluppo di questa tecnologia.
Fonte: Wall Street Journal