Gli analisti di Standard Chartered ritengono che l’attuale situazione sia positiva per gli asset digitali. Un motivo riguarda il rischio di una dominanza fiscale USA (monetizzazione del debito pubblico da parte della Fed), che sta crescendo per via di una dinamica fiscale sempre più insostenibile. Ciò dovrebbe stimolare la domanda per asset alternativi. Un altro elemento supportivo potrebbe essere quello relativo alla vittoria di Trump alle elezioni presidenziali, in quanto creerebbe un ambiente normativo più favorevole attraverso una regolamentazione meno rigida e l’approvazione di ETF spot.
Fonte: ricerca Standard Chartered
SC sostiene che il Bitcoin possa essere considerato come un’attività finanziaria non tradizionale, per certi versi simile all’oro. Quando il sistema bancario va sotto stress o le banche centrali stampano moneta, il BTC performa bene. Tuttavia, a differenza del metallo giallo, la prima criptovaluta per capitalizzazione non si comporta bene in un contesto di rischi geopolitici. In uno scenario di dominio fiscale USA, il Bitcoin potrebbe rappresentare una copertura contro la de-dollarizzazione e un calo di fiducia nel mercato dei Treasury.
Ci potrebbero infatti essere tre implicazioni per la curva dei titoli di Stato USA: la prima riguarda un irripidimento della parte 2-10 anni, il secondo un incremento più alto dei rendimenti breakeven rispetto a quelli reali e infine un aumento dei premi a termine. Con qualsiasi dei tre sviluppi, il Bitcoin presenta una correlazione positiva.
Per quanto riguarda invece la possibilità di una seconda amministrazione Trump, questa potrebbe innescare un ritiro degli investitori esteri dai Treasury per via delle preoccupazioni fiscali. Nel primo mandato, la vendita media annua netta di titoli di Stato USA del settore ufficiale estero era di 207 miliardi l’anno, con Biden si è scesi a 55 miliardi.
Oltre a ciò, si potrebbe osservare una de-dollarizzazione a causa del passaggio degli operatori dai Treasury ad asset come l’oro e il Bitcoin. L’ipotesi di un potenziale acquisto del BTC da parte degli FX reserve managers, viene rafforzata dalle restrizioni occidentali alle riserve valutarie della Russia e dalle potenziali tariffe sulle importazioni della prossima era Trump.
In questo quadro Standard Chartered è molto positiva e si aspetta che il Bitcoin raggiunga quota 150.000 dollari entro fine 2024 e 200.000 dollari per fine 2025.
Fonte: ricerca Standard Chartered