Come da attese, la Federal Reserve ha mantenuto i tassi fermi all’intervallo 5,25%-5,5%. Dal comunicato stampa pubblicato dall’istituto centrale, si legge come l’economia si è espansa ad un ritmo sostenuto, mentre l’aumento dei posti di lavoro è sceso rispetto a inizio anno ma resta forte. In questo quadro, l’inflazione resta elevata, pur essendosi moderata nell’ultimo anno.
Il board dell’istituto centrale ritiene che i rischi per archiviare il suo obiettivo di occupazione e prezzi si stiano riequilibrando. La Fed ha ribadito di continuare a monitorare i dati in arrivo e non ritiene opportuno ridurre il costo del denaro fino a che non ci saranno maggiori prove di un ritorno in modo sostenibile dell’indice dei prezzi al consumo al 2%. Per il resto, non cambiano i piani di QT.
In generale,
come si aspettavano gli analisti, il comunicato ha
rimosso il bias comunicativo hawkish, pur sottolineando che il board non è disposto a tagliare i tassi nel breve (a marzo). Le attese del mercato riportate da Refinitiv mostrano una probabilità del 45,5% di una riduzione del costo del denaro a marzo.