Come da attese, la Fed ha mantenuto fermi i tassi all’intervallo 5,25%-5,50%. Nel comunicato stampa rilasciato, l’istituto centrale specifica che l’attività economica ha continuato ad espandersi ad un ritmo solido, l’aumento dei posti di lavoro si è moderato e la disoccupazione è aumentata anche se resta bassa. Per quanto riguarda l’inflazione, il board ritiene che si sia moderata, pur restando elevata. Inoltre, negli ultimi mesi sono stati registrati nuovi progressi verso il target.
I rischi per gli obiettivi su prezzi e occupazione continuano ad essere equilibrati, mentre le prospettive economiche sono incerte. Viene poi ribadito che i tagli dei tassi dipenderanno dai dati in arrivo, dall’equilibrio dei rischi e dall’evoluzione delle prospettive. Servirà quindi ulteriore fiducia. L’istituto centrale si riserva la possibilità di adeguare l’orientamento della politica monetaria se dovessero emergere ostacoli al raggiungimento dei target del mandato. Le informazioni osservate con più attenzione saranno le condizioni del mercato del lavoro, le pressioni e le aspettative inflazionistiche, oltre agli gli sviluppi finanziari e internazionali. Il comunicato non assicura un taglio dei tassi a settembre, ma non lo toglie dal tavolo.