USA: i dati che segnalano il rallentamento della crescita
23 aprile 2025
Secondo gli analisti di Goldman Sachs, la crescita USA nel 2025 dovrebbe attestarsi a solamente lo 0,5% a causa dei dazi, delle condizioni finanziarie più strette e dell’incertezza politica.
Utilizzando dati giornalieri con le ultime letture di 45 indicatore in tempo reale, gli analisti hanno scoperto che le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia, l’ISM dei servizi e il tasso di disoccupazione sono stati gli indicatori più tempestivi nel segnalare il rallentamento della crescita.
Nelle precedenti recessioni con un catalizzatore chiave (come lo shock del petrolio degli anni ’70) ci sono voluti quattro mesi per un indebolimento dei dati in tempo reale. Le componenti delle aspettative dei sondaggi sulle aziende si sono indebolite molto prima, circa un mese dopo lo shock.
GS si aspetta ora che la spesa dei consumatori inizi a rallentare insieme al reddito disponibile. Nell’ultima guerra commerciale, gli aumenti dell’inflazione si sono verificati a circa 2-3 mesi dall’applicazione dei dazi. La spesa dovrebbe iniziare a calare poco dopo gli incrementi dei prezzi. Le vendite al dettaglio core sono storicamente il miglior indicatore dei consumi in caso di rallentamento della crescita.
La spesa per le importazioni dovrebbe scendere in modo piuttosto marcato.
Un’altra evidenza identificata dagli analisti riguarda le richieste di sussidi di disoccupazione, che sul mercato del lavoro sono l’indicatore più tempestivo in caso di rallentamento della crescita.
Le aspettative sono per un indebolimento dei dati dei sondaggi prima che le rilevazioni concrete inizino a indebolirsi verso metà/fine estate. L’analisi effettuata mette in guardia dal non sottovalutare l’indebolimento delle rilevazioni dei sondaggi. L’evoluzione delle ultime settimane sembra coerente con i rallentamenti economici guidati da eventi, anche se appare prematuro trarre conclusioni.
Fonte: ricerca Goldman Sachs
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