Bloomberg mette in evidenza che i dati del mercato del lavoro USA potrebbero sovrastimarne la forza. I dati dal Quarterly Census of Employment and Wages del Bureau of Labor Statistics coprono il 95% dei posti di lavoro USA e sono ricavati dai registri dell’assicurazione contro la disoccupazione compilati da oltre 12 milioni di società.
L’insieme è più grande rispetto a quello preso in esame per i dati mensili delle buste paga, che includono circa 119mila aziende e agenzie governative. Le ultime rilevazioni del censimento relative al 2023 mostrano che l’aumento dei salari è stato inferiore di circa 60mila unità al mese rispetto alla media di 250mila unità mostrata dai dati ufficiali.
Guy Berger del Burning Glass Institute ha affermato che queste misurazioni non indicano che il mercato del lavoro a stelle e strisce stia crollando, ma che passa da un boom ad una situazione sana. In generale, questo potrebbe comunque indicare che il mercato non è così caldo come alcuni esponenti della Fed temevano. Se l’occupazione è rallentata più delle attese, si rafforza l’ipotesi di un taglio dei tassi a breve.
Fonte: Bloomberg