Thomas Barkin, Presidente della Fed di Richmond, ha detto di essere favorevole ad altri 50 punti base di tagli entro fine anno. Tuttavia, c’è il pericolo che l’inflazione resti appiccicosa nel 2025, impedendo alla Banca centrale USA di ridurre il costo del denaro nella misura attesa dagli investitori. Guardando alla seconda metà del 2025, Barkin ha affermato di essere più preoccupato per l’andamento dei prezzi rispetto a quello del mercato del lavoro.
Questo per via di un mix tra domanda solida e una rinnovata rigidità del mercato del lavoro. Nel breve periodo però, l’esponente del board della Fed ritiene che i rischi sul fronte inflazionistico sono modesti, mentre quelli sull’occupazione sono significativi.