Frank Elderson, esponente del board della BCE, ha detto che l’economia dell’Eurozona è più debole del previsto, con le imprese che hanno una minore propensione all’investimento e le famiglie consumano meno delle attese. In questo quadro, l’Eurotower dovrà valutare gli effetti a catena sull’inflazione nel meeting della prossima settimana. Diversi rischi al ribasso per la crescita si stanno infatti materializzando.
Per Elderson, la direzione futura dei tassi è molto chiara: se le proiezioni di un’inflazione al 2% nella seconda parte del 2025 dovessero materializzarsi, la politica monetaria continuerà ad essere allentata. Il ritmo degli aggiustamenti dovrà essere però mantenuto flessibile. Per l’indice dei prezzi al consumo un rischio è rappresentato dalle tensioni geopolitiche, dal possibile incremento più forte del consensus da parte dei salari e dall’aumento dei margini di profitto. Al contrario, una domanda inferiore alle stime o un deterioramento inatteso dell’economia rappresentano rischi negativi. L’inflazione dei servizi dovrebbe decelerare nel 2025.