Secondo gli analisti di Wells Fargo, per l’economia USA ci sono le premesse per registrare un 1° trimestre solido. Dagli ultimi sviluppi dei dati macroeconomici, gli esperti hanno portato le stime del PCE al 3% annualizzato per il 1° trimestre 2024. La spesa dei consumatori dovrebbe continuare ad essere sostenuta dal mercato del lavoro più solido: le buste paga sono viste espandersi oltre un tasso mensile di 100mila unità fino al 3° trimestre. Si ritiene che la crescita del reddito reale continuerà a sostenere la spesa dei consumatori più di quanto ci si aspettasse in precedenza.
La crescita del PIL è vista all’1,4% su base annuale nel 4° trimestre, meglio dello 0,8% stimato solo a gennaio. Il rischio di recessione resta comunque elevato. Il problema più grande è attribuito al
punto fino al quale la Fed potrà spingersi con i tagli dei tassi in un contesto in cui l’economia continua a sorprendere e la domanda aggregata più forte rischia di frenare i progressi sull’inflazione.
Fonte: ricerca Wells Fargo In tema di percorso dei tassi, WF prevede una prima riduzione a maggio, con rischi orientati verso giugno. I tagli saranno più veloci se il deflatore del PCE core scendesse sotto il 2,5% nel giro di pochi mesi. Ciò potrebbe portare a -125 punti base sui tassi entro fine 2024. Al contrario, il percorso sarebbe più lento con minori progressi sull’inflazione. Il costo del denaro comunque scenderà da un livello piuttosto alto e continuerà ad esercitare pressioni dell’economia.
Un osservato speciale è la salute finanziaria delle famiglie, visto l’aumento delle morosità nel 4° trimestre e i pagamenti degli interessi che stanno intaccando il potere di acquisto. Al contrario, ci sono segnali positivi in attesa dell’avvio dell’allentamento, come ad esempio quelli relativi alla ripresa del settore manifatturiero e l’arrivo al fondo dell’attività di investimento residenziale. Nonostante i rischi, Wells Fargo non si attende una recessione nel 2024.
Fonte: ricerca Wells Fargo