02 ottobre 2023
Dichiarazioni Williams (Fed) su possibile picco dei tassi
John Williams, Presidente della Fed di New York, ha detto che l’istituto centrale USA è nell’area di picco dei tassi, con l’inflazione che sembra essere sulla strada del 2% anche se al momento è troppo alta. Anche Williams è dell’idea che il costo del denaro andrà mantenuto elevato per un certo periodo di tempo al fine di ripristinare l’equilibrio tra domanda e offerta e riportare i prezzi al target. L’esponente del board della Fed ha inoltre evidenziato che l’obiettivo dell’indice dei prezzi al consumo potrebbe essere raggiunto nel 2025, nel 2023 si potrebbe attestare al 3,25% e nel 2024 al 2,5%. Nel 2024, il tasso di disoccupazione potrebbe invece salire poco oltre il 4% e il PIL è visto all’1,25%.
Dichiarazioni de Guindos (BCE) su politica monetaria e inflazione
In un’intervista al Financial Times Luis de Guindos, Vicepresidente della BCE, ha avvertito che sarà difficile superare gli ostacoli che rimangono per riportare l’inflazione al 2%. A rendere più complesso il lavoro dell’Eurotower vi è anche il recente aumento dei prezzi del petrolio. Altri elementi che potrebbero frenare il processo di disinflazione sono l’aumento dei salari, l’indebolimento dell’euro e la domanda di servizi. Per de Guindos, parlare di tagli dei tassi è ancora prematuro. L’elemento che determinerà la sua decisione successiva sarà relativo alla velocità di trasmissione della politica monetaria dalle banche e dai mercati obbligazionari verso i consumatori e le imprese. Se questa dinamica fosse rapida e l’inflazione rimanesse alta, la BCE potrebbe alzare ancora i tassi. Tuttavia l’incertezza è elevata, in quanto molti soggetti del sistema economico si sono protette con i tassi fissi quando il costo del denaro era basso. Oltre a questo, l’aumento della spesa pubblica è visto come un fattore negativo. De Guindos ha poi evidenziato che la principale fonte di preoccupazione della BCE in termini di stabilità finanziaria è relativa al calo dei prezzi degli immobili in Europa, specie per l’esposizione dei soggetti non bancari.
Economia USA verso un equilibrio ad alta pressione?
Con il forte aumento dei rendimenti dei bond governativi USA, si potrebbe essere arrivati a quello che il Governatore della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ha definito “un’economia con equilibrio ad alta pressione”. Questo ambiente è caratterizzato da un’inflazione più alta del 2%, una bassa disoccupazione e una crescita economica positiva. Il cambio di paradigma potrebbe creare non pochi problemi all’economia, in quanto diversi modelli di business e i comportamenti delle persone erano da un certo punto di vista abituati al regime di tassi 0, prendendo a prestito il denaro “a costo 0”. Alcuni analisti ritengono che questo ambiente possa spingere la Fed ad alzare il costo del denaro fino ad un punto di rottura. Stando al modello Adrian, Crump e Moench, il premio a termine dei Treasury a 10 anni USA è tornato positivo per la prima volta dal 2021. Ricordiamo che si tratta del compenso richiesto dall’investitore per accorparsi il rischio che i tassi di interesse possano cambiare durante la vita dell’obbligazione. Un ritorno in positivo di questo dato evidenzia l’incertezza sull’attuale fase economica e di politica monetaria. Oltre a questo, i tassi impliciti a breve termine hanno raggiunto il 4,5% indicando che gli investitori non si attendono un forte ribasso del costo del denaro nei prossimi anni. Più il costo del denaro è alto, più la Fed potrà tagliarlo quando dovrà aggiustare la politica monetaria in futuro. In questo quadro ci potrebbe essere sempre meno spazio per il Quantitative Easing, strumento che verrebbe dunque usato sempre meno creando incertezza per i prezzi delle obbligazioni. Inoltre, diversi esperti mettono in luce come l’aumento del tasso a breve potrebbe aver fatto alzare il tasso neutrale (per approfondire undefined). John Velis di BNY Mellon evidenzia che il pricing attuale del mercato obbligazionario metta in luce che le probabilità di un equilibrio ad alta pressione sia più alta del 40% stimato da Kashkari. Fonte: Refinitiv
Turismo: il settore sta iniziando a raffreddarsi?
Dopo il boom degli ultimi anni, il settore turistico si sta raffreddando? Sono di questa idea gli analisti di Morgan Stanley, secondo cui le spinte fornite dall’eccesso di risparmio e dalla domanda repressa dell’era Covid si stanno esaurendo. Gli esperti notano che le società del travel esposte ai consumatori a basso reddito stanno mostrando segni di indebolimento della domanda. Gli esperti ritengono che le problematiche potranno estendersi ad altre aree di popolazione, con margini e utili aziendali che andrebbero sotto pressione. Sono tre gli elementi che stanno emergendo:Fonte: ricerca Morgan Stanley
- All’Industrial Conference di Morgan Stanley è emersa una differenza di tono tra le compagnie aeree low cost e quelle tradizionali, con due delle prime che hanno sottolineato come la domanda abbia registrato “una forte e decisa flessione”. Ora queste società prevedono margini pre-tasse significativamente più bassi. Le aziende tradizionali hanno invece un’opinione migliore della domanda, con la prima preoccupazione relativa al carburante.
- La domanda si sta indebolendo anche per gli hotel, con i ricavi per camera disponibile in USA che hanno segnato una flessione dal secondo al terzo trimestre, mentre l’occupazione è in calo sul 2019. Il fatturato per camera disponibile per il segmento economico è in calo del 3%-4% da aprile, mentre per la fascia alta la dinamica è meno evidente, con un -4% ad aprile, -2% nel corso dell’estate e -3% m/m a settembre. È stata inoltre notata una debolezza negli spazi dei casinò regionali negli ultimi 6 mesi, i quali sono esposti agli individui a reddito medio-basso.
- L’ultima indagine AlphaWise sui consumatori ha evidenziato una prosecuzione della tendenza al viaggio. Tuttavia, i piani di spesa per i viaggi internazionali sono passati dallo 0% di agosto al -8% di settembre. Al contrario, i piani di viaggio interni senza aereo sono aumentati. Per gli analisti, questo indica una crescente preferenza per le opzioni più economiche, con destinazioni raggiungibili in auto o in treno.
Nuovo BTP Valore: superati i 4 miliardi di raccolta il primo giorno
Comincia oggi (2 ottobre) e durerà fino alle 13:00 del 6 ottobre (salvo chiusura anticipata), l’emissione agli investitori retail del nuovo BTP Valore con ISIN IT0005565392. A livello di cedola, questo bond pagherà il 4,10% per i primi tre anni e il 4,5% per gli ultimi due. Lo stacco della cedola sarà trimestrale e non semestrale come avviene di solito. Alla scadenza fissata al 10 ottobre 2028 è previsto un “premio fedeltà” aggiuntivo pari allo 0,5% del capitale investito. Ipotizzando quindi un investimento di 1.000 euro (il minimo richiesto dal MEF) a scadenza si avrà un ritorno del 21,8% (213 euro di flusso cedolare e 5 euro di bonus fedeltà). Considerando anche il premio, il rendimento annualizzato è del 4,36%. La tabella che si trova a questo link undefined/1192 mostra i principali Titoli di Stato con una scadenza a 5 anni e i relativi rendimenti. Al momento il rendimento del BTP a 5 anni si attesta al massimo a 4,18%. Considerando il rendimento attraente, gli investitori stanno comprando l'emissione in collocamento e la raccolta è molto vicina ai 4 miliardi di euro.
Bowman (Fed): necessari altri rialzi dei tassi per riportare al target l'inflazione
Michelle Bowman, esponente del board della Fed, ha detto che altri rialzi del costo del denaro potrebbero rivelarsi necessari al fine di riportare l’inflazione al target. Per Bowman, il rialzo dei prezzi dell’energia potrebbe annullare alcuni progressi fatti negli ultimi mesi sulla discesa dei prezzi. Inoltre, mentre ulteriori progressi sull’indice dei prezzi al consumo saranno lenti, il costo del denaro andrà mantenuto alto per qualche tempo.
Le azioni sotto la lente
- Coinbase ha annunciato che la sua sede a Singapore ha ottenuto dalla Monetary Authority of Singapore la licenza di Major Payment Institution, grazie alla quale potrà offrire servizi di pagamento digitale a privati e aziende della città-Stato.
- JP Morgan ha tagliato il target price su Carnival da 21 a 19 dollari.
- NIO ha annunciato di aver consegnato 15.641 veicoli a settembre, il +43,8% su base annuale. Nel 3° trimestre il gruppo ha eseguito consegne per 55.432 auto, segnando una crescita del 75,4% a/a.
- In un’intervista a Bloomberg TV Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di ENI, ha detto che la società ha scoperto un giacimento da 140 miliardi di metri cubi di gas, con una stima di 400mila barili di condensati. La scoperta è stata fatta nel pozzo Geng North-1, nella licenza North Ganal. Questa scoperta potrebbe ora contribuire sostanzialmente alla creazione di un nuovo polo produttivo da collegare agli impianti di gas naturale liquefatto di Bontang.
- Stifel ha tagliato il target su Carnival da 22 a 20 dollari
- William Blayr ha ricominciato a coprire le azioni Carnival con un giudizio di outperform
- UBS ha alzato il prezzo obiettivo su Amazon da 175 a 180 dollari
- Barclays ha abbassato il target price su Carnival da 21 a 20 dollari.
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