Fiducia consumatori USA: guida al Consumer Confidence Index

Uno degli indicatori più seguiti per misurare la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti è il Consumer Confidence Index elaborato dalla Conference Board.

Fonte: The Conference Board

Questo dato viene pubblicato con cadenza mensile e riflette l’ottimismo o il pessimismo delle famiglie sulla situazione economica attuale e futura. L’indice nasce nel 1967, ma i dati mensili sono disponibili dal 1977.

Cos’è e come funziona

Il CCI è un indicatore composito che sintetizza le risposte a 5 domande chiave poste ogni mese a circa 3.000 famiglie distribuite in tutte le 9 regioni censuarie degli Stati Uniti. Le domande riguardano:

  • Valutazione attuale delle condizioni economiche generali;
  • Valutazione attuale delle condizioni del mercato del lavoro;
  • Aspettative sulle condizioni economiche tra sei mesi;
  • Aspettative sulle condizioni del mercato del lavoro tra sei mesi;
  • Aspettative sul reddito familiare totale tra sei mesi.

Queste domande coprono due situazioni temporali diverse e formano altri due sottoindici: il Present Situation Index, basato sulle prime due domande, e l’Expectation Index, che prende come riferimento le ultime tre.

Fonte: The Conference Board

L’intervistato può dare tre risposte: positiva, negativa o neutrale.

La Conference Board procede a valutare la proporzione di risposte positive e negative, calcolando un valore relativo dato dal rapporto percentuale positive/(positive+negative) per ciascuna domanda.

I risultati sono poi indicizzati al 1985, che assume valore 100.

L’indice aggregato è ottenuto facendo la media dei 5 sottoindici specifici, quello sulla situazione presente è costituito dalla media dei primi due e quello sulle aspettative da quella degli ultimi tre.

In generale, valori superiori a 100 indicano che rispetto al 1985 i consumatori esprimono giudizi più favorevoli, mentre un indice sotto 100 è sinonimo di maggiore pessimismo.

La metodologia del sondaggio è rimasta coerente nel tempo, permettendo maggiore confrontabilità storica. Dal 2021 la raccolta delle opinioni avviene online e non per posta.

Cosa contiene il report mensile della Conference Board

L’ultimo martedì del mese, alle 10:00 AM ET (generalmente corrisponde alle 16:00 italiane), di norma la Conference Board pubblica il suo rapporto mensile, che contiene i valori aggiornati del CCI e dei suoi sotto-indici, oltre al dettaglio delle percentuali di risposta al sondaggio.

Nel report sono contenute anche le quote di consumatori che descrivono le condizioni economiche come “buone” o “cattive”, i posti di lavoro “abbondanti” o “difficili da trovare” e le percentuali di risposte ottimistiche o pessimistiche su vari temi come il business, l’occupazione e i redditi.

I dati offrono un quadro completo di come i consumatori vedono l’economia e il mercato del lavoro.

Nella pubblicazione sono incluse anche informazioni aggiuntive sulle intenzioni di acquisto di beni durevoli, case e di viaggi/vacanze, oltre alle aspettative su vari indicatori finanziari come l’andamento del mercato azionario, dell’inflazione o dei tassi di interesse.

Il rapporto offre anche informazioni sulle fasce di età, di reddito e sull’area geografica.

In sintesi, nel report compaiono:

  • L’indice di fiducia generale e i sotto-indici;
  • Le percentuali dettagliate sulle risposte alle domande chiave;
  • Analisi testuale e commento;
  • Dati su intenzioni di spesa, piani di viaggio e aspettative su inflazione, mercati finanziari e tassi.
  • Il segnale posti di lavoro abbondanti contro scarsi

Il report offre anche un’informazione interessante sul mercato del lavoro, che si ottiene con il differenziale tra la percentuale di intervistati che giudica i posti di lavoro “abbondanti” e quella di coloro che li definiscono “difficili da trovare”.

La domanda del sondaggio riflette la fiducia nella disponibilità di occupazione.

Un valore positivo ed elevato di questa differenza indica un mercato del lavoro molto favorevole, mentre numeri negativi indicano la percezione scarsità del lavoro.

Si è notata una correlazione di 0,9 tra le percentuali del differenziale e l’andamento del tasso di disoccupazione USA.

Quando l’economia crea lavoro, i consumatori se ne accorgono e la quantità di coloro che vede posti “abbondanti” sale. Al contrario, in momenti di crisi è la quota di posti “difficili da trovare” a crescere.

Oltre a questo, le percezioni anticipano leggermente i dati ufficiali.

Il differenziale è considerato un termometro affidabile della salute del mercato del lavoro.

Perché la fiducia dei consumatori va monitorata

Monitorare la fiducia dei consumatori negli USA è particolarmente importante, in quanto il loro comportamento influenza direttamente l’economia: il 70% del PIL è fatto da consumi. Se la fiducia è elevata, significa che i consumatori sono più positivi e propensi a spendere. Viceversa, una discesa del dato potrebbe segnalare una riduzione della spesa e, più in generale, una maggiore prudenza.

A livello storico il CCI tende ad avere valori elevati nelle fasi di espansione economica e a calare bruscamente durante le recessioni. Spesso i massimi vengono raggiunti prima dell’inizio formale di una recessione.

Negli ultimi decenni, ogni evento recessivo è stato preceduto o accompagnato da una forte discesa della fiducia dei consumatori.

Un altro pregio di questo dato risiede nella sua tempestività, in quanto già verso la fine del mese si può conoscere il pensiero delle famiglie.

In definitiva, l’indice serve un po’ come barometro del clima economico. Su questo tema, la Conference Board stessa sottolinea che, storicamente, un valore persistentemente sotto 80 della misura delle aspettative economiche, tende ad anticipare una recessione entro l’anno successivo.

I limiti del CCI

Nonostante i numerosi pregi, il Consumer Confidence Index della Conference Board presenta dei limiti. Partiamo con la sua natura, che è intrinsecamente soggettiva e volatile. Eventi transitori possono infatti influenzare in modo importante il sondaggio.

Le risposte possono anche essere soggette a bias culturali e politici: alcune persone potrebbero avere un maggiore ottimismo quando il loro partito è al governo.

Oltre a questo, ci sono dei limiti in merito alla copertura della situazione finanziaria delle famiglie, in quanto mancano domande dirette sul bilancio familiare corrente. Questo aumenta il rischio di tralasciare informazioni sul benessere effettivo dei consumatori.

Infine, essendo la Conference Board privata, i dati grezzi del sondaggio non sono completamente disponibili al pubblico, rendendo più difficili le verifiche indipendenti.

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