Fitch taglia il rating a lungo termine degli USA: cosa significa per i mercati?

Ieri 1 agosto Fitch Ratings ha ha declassato il rating degli Stati Uniti da AAA a AA+, togliendo agli Stati Uniti il loro rating sovrano di primo livello, facendo eco alla mossa compiuta più di dieci anni fa da S&P. Entrambi i declassamenti sono stati provocati da un'aspra polemica sull'indebitamento della nazione. La storia suggerisce che l'impatto sui mercati finanziari potrebbe essere di breve durata.

Perché Fitch ha declassato gli Stati Uniti?

Fitch ha dichiarato che il declassamento di un gradino a un rating di AA+ riflette una "erosione della governance" che si è "manifestata in ripetuti stalli sul limite del debito e in risoluzioni dell'ultimo minuto". Questo perché frequentemente gli Stati Uniti si trovano ad affrontare la prospettiva di un default del debito. Una legge che risale al 1917 ha fissato un limite aggregato di dollari per i prestiti - il tetto del debito - che può essere aumentato solo con l'accordo del Congresso e del Presidente. Questo spettro ha aleggiato sugli Stati Uniti per la prima metà del 2023, mentre gli Stati Uniti si avvicinavano pericolosamente al limite del debito di quasi 31.400 miliardi di dollari e i politici correvano contro il tempo. Lo stallo si è risolto a fine maggio, ma ha alimentato ancora una volta l'incertezza sull'impegno dei leader politici statunitensi a mettere da parte la retorica rischiosa e a far fronte ai rimborsi obbligazionari di un debito in crescita. Il comunicato di Fitch attribuisce il declassamento anche alla rapida crescita del debito del Paese, che secondo le previsioni raggiungerà il 118% del prodotto interno lordo entro il 2025, oltre due volte e mezzo in più rispetto alla media "AAA" del 39,3%. La società di rating prevede che il rapporto debito/PIL aumenti ulteriormente nel lungo periodo, aumentando la vulnerabilità dell'America a futuri shock economici. In effetti lunedì il Tesoro ha aumentato le stime di indebitamento netto per il trimestre luglio-settembre a 1.000 miliardi di dollari, più di quanto previsto da alcuni analisti e ben al di sopra dei 733 miliardi di dollari previsti a inizio maggio.

Come vengono valutati i titoli di Stato?

Le società di rating valutano la solidità finanziaria degli emittenti, compresi i governi, e assegnano loro un punteggio di credito che classifica la loro capacità di far fronte ai pagamenti del debito. Gli investitori si affidano spesso ai rating per l'acquisto di obbligazioni e le loro valutazioni possono giocare un ruolo fondamentale nel determinare l'interesse che un mutuatario paga per raccogliere fondi sui mercati dei capitali. Tuttavia, i tassi d'interesse statunitensi sono tenuti bassi dalla domanda per il dollaro USA, la valuta di riserva mondiale, e per i Treasury statunitensi, considerati l'asset privo di rischio di riferimento a livello mondiale.

Cosa significa AA+?

Il rating AA+ è un livello inferiore alla AAA, il che significa che gli Stati Uniti non hanno più quella che Fitch definisce la "massima qualità del credito". Sebbene Fitch affermi che il rating AA denota "aspettative di rischio di insolvenza molto basso", si tratta di un gradino inferiore rispetto alla "più bassa aspettativa di rischio di insolvenza" dei mutuatari AAA. Allo stesso modo, il rating massimo viene assegnato solo in caso di "eccezionale capacità" di far fronte agli impegni finanziari, mentre i punteggi di credito di livello AA indicano una "capacità molto forte", secondo Fitch. A livello globale, Fitch è considerata la più piccola delle "tre grandi" società di rating con Moody's e S&P.

Cosa significa il taglio del rating per i gestori?

La mossa di Fitch assegna agli Stati Uniti due rating AA+: questo potrebbe sollevare un problema per i fondi o gli index tracker con un mandato solo AAA, aprendo la possibilità di vendite forzate per motivi di conformità.

Cosa significa questo per gli altri rating?

Il gruppo di Paesi che ancora ottengono il massimo punteggio per il loro merito di credito è in calo. Secondo i dati raccolti da Bloomberg, Australia, Germania, Singapore e Svizzera hanno ancora il massimo rating da tutte e tre le società. Fitch valuta anche il Canada con AA+. La Cina, la seconda economia mondiale dopo gli Stati Uniti, ha un punteggio A+, tre tacche più basso. Secondo Berenberg Capital Markets, i timori che le agenzie di rating possano spostare lo sguardo sul blocco rimanente sono prematuri. "Ogni Paese è diverso, ha il proprio modello di crescita, le proprie strutture fiscali e di spesa, quindi non suggerisce alcun contagio ad altri Paesi", ha dichiarato l'economista senior Mickey Levy: "Nessun Paese con la forza degli Stati Uniti è stato colpito da questo fenomeno". Il rating sovrano può fungere da limite massimo per la valutazione di un'azienda di quel Paese, ma non in tutti i casi. Il numero di società con un rating di livello AAA da parte di uno dei tre grandi valutatori è in diminuzione, ma comprende nomi noti come Microsoft e Johnson & Johnson.

Che cosa ne pensano gli esperti?

  • Janet Yellen, Segretario al Tesoro: "La decisione di Fitch non cambia ciò che gli americani, gli investitori e i cittadini di tutto il mondo già sanno: che i titoli del Tesoro rimangono il principale asset sicuro e liquido al mondo e che l'economia americana è fondamentalmente forte".
  • Larry Summers, ex segretario al Tesoro: "Gli Stati Uniti devono affrontare serie sfide fiscali di lungo periodo ma la decisione di un'agenzia di rating del credito di declassare gli Stati Uniti oggi, mentre l'economia sembra più forte del previsto, è bizzarra e inetta".
  • Kevin Muir, ex-trader: "Il Canada è davvero un credito migliore degli Stati Uniti? O del Lussemburgo? Gli Stati Uniti sono la potenza dominante del mondo, e certo hanno fatto cose sconsiderate come agitare una pistola minacciando di sparare al proprio sistema finanziario con un default, ma sappiamo tutti che alla fine pagheranno i loro conti”.

Cosa è successo in passato?

Quando S&P ha tagliato il rating del governo statunitense nel 2011, ha alimentato la preoccupazione per l'economia americana in un momento in cui l'Europa era nel mezzo di una crisi del debito sovrano. Tuttavia, l'impatto a lungo termine è stato minimo. Mentre gli indici azionari sono scesi, gli investitori si sono riversati sulle obbligazioni governative statunitensi e i rendimenti del debito pubblico sono diminuiti a fine anno, un effetto quasi paradossale. Ciò è dovuto in parte al fatto che l'economia statunitense si stava rafforzando, mentre l'Unione Europea stava lottando per salvaguardare la propria unione monetaria. Questa volta i mercati finanziari sono preoccupati anche per l'economia statunitense, ma l'attenzione si concentra sul ciclo di rialzi dei tassi d'interesse più aggressivo della Federal Reserve da decenni a questa parte, per contenere l'inflazione. In questo senso, è probabile che l'operato della Fed influisca sui tassi di interesse statunitensi molto più del taglio del rating di Fitch. Moody's assegna ancora agli Stati Uniti il suo rating massimo, che è diventato ancora più importante dopo il declassamento di Fitch.

Come stanno reagendo i mercati?

I rendimenti dei Treasury a due anni sono scesi di un punto base al 4,89% nelle contrattazioni asiatiche, mentre quelli dei titoli statunitensi a 10 anni sono saliti di un punto base al 4,03% circa. Il dollaro è sceso rispetto all'euro e allo yen. In passato, nel 2011, il declassamento del rating degli Stati Uniti da parte di S&P aveva innescato un crollo degli asset di rischio, come le azioni, in tutto il mondo, ma ha ironicamente favorito i Treasury, in quanto gli investitori hanno cercato un rifugio. Vedremo se ci aspetta un esito simile. Come sempre vi terremo aggiornati sul Canale Telegram gratuito FreeFinance PRO.

Come viene sfruttato il taglio del rating in politica?

I democratici al Congresso hanno approfittato del declassamento per accusare i repubblicani di aver bloccato l'aumento del tetto del debito statunitense all'inizio dell'anno. "Questo è il risultato della crisi di default fabbricata dai repubblicani. Hanno ripetutamente messo in gioco la piena fiducia e il credito della nostra nazione e ora sono responsabili del secondo declassamento del nostro rating creditizio", hanno dichiarato in un comunicato i Democratici del Comitato per le questioni economiche. Il portavoce della campagna elettorale del Partito Repubblicano della Camera, Jack Pandol, ha dichiarato su X (Twitter), che la causa del declassamento è stata la "Bidenomics". Il Partito Repubblicano si sta preparando, in caso di vittoria alle prossime elezioni, a destinare circa 3,5 trilioni di dollari per estendere i tagli alle tasse approvati sotto l'amministrazione Trump, potenzialmente erodendo ulteriormente il quadro fiscale degli Stati Uniti. "Il declassamento di oggi dovrebbe essere un campanello d'allarme", ha dichiarato Maya MacGuineas, presidente del comitato di vigilanza sul bilancio per un bilancio federale responsabile. "Che si sia d'accordo o meno con la decisione di Fitch di declassare il governo degli Stati Uniti, è chiaro che ci troviamo su un percorso fiscale insostenibile. Dobbiamo fare meglio".   Fonte immagini e dati: Bloomberg, Refinitiv.

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