FMI taglia le stime di crescita globale al 2,9% per il 2024

FMI taglia le stime di crescita globale al 2,9% per il 2024

Il Fondo Monetario Internazionale ha alzato le stime sull’inflazione globale per il 2024 dal 5,2% di tre mesi fa al 5,8%. L’istituzione ritiene che in molte aree del mondo i prezzi rimarranno sopra il target delle Banche centrali fino al 2025. La crescita è vista al 2,9% per l’anno prossimo, lo 0,1% in meno rispetto a quanto atteso a luglio e sotto il 3,8% della media dei 20 anni prima della pandemia. Per il 2023 le attese sono rimaste al 3%. Il FMI ha sottolineato che la politica monetaria dovrebbe rimanere restrittiva fino a che i prezzi non arriveranno al target. È inoltre possibile che gli istituti centrali riescano a domare l’inflazione senza causare una recessione. A livello di singoli Paesi, la crescita USA è vista al 2,1% nel 2023 e all’1,5% nel 2024 (+0,3 e +0,5 punti percentuali in più rispetto alle previsioni precedenti), quella dell’Eurozona allo 0,7% nel 2023 e all’1,2% nel 2024 (-0,2 e -0,3 punti in meno sulle attese precedenti) e quelle della Cina al 5% e al 4,2% (-0,2 e -0,3%). Sul fronte materie prime, Pierre Gourinchas, Capoeconomista del FMI, ha detto che un 10% di aumento dei prezzi del petrolio potrebbe penalizzare il PIL globale di circa lo 0,2% nel 2024, oltre ad avere un impatto dello 0,4% per l’inflazione.

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