Settore del lusso: ecco 6 temi da monitorare nel 2024

Da inizio anno l’S&P Global Luxury Goods, che raggruppa le 80 principali società quotate che producono o distribuiscono beni o servizi di lusso, sta segnando il +7,43% e sta quindi sottoperformando l’S&P 500 (al momento +18,2% da gennaio). Le cause sono diverse, ma le principali risiedono nel raffreddamento dell’euforia che aveva caratterizzato gli acquisti post pandemici e nell’indebolimento economico cinese. UBS nota che dal 2016 il comparto ha registrato una crescita delle vendite organiche del 10%, meglio rispetto all’8% della media storica. A questo numero hanno contribuito ulteriormente i prezzi più elevati del 6% medio (rispetto all’1% del 2016-2019) del periodo 2020—2023. Le attese di un contesto macroeconomico meno favorevole tuttavia, apre le porte a d un rallentamento dei ricavi organici al 6% nel prossimo anno, con un rischio di ribasso dei margini. Per il 1° trimestre 2024, le vendite sono stimate in crescita solo dell’1%. In generale, l’intero anno dovrebbe vedere un incremento del fatturato del 6%, spinto soprattutto da un +3% dei prezzi. 
 
 Ancora una volta, gran parte della crescita (60%) arriverà dalla Cina. Gli analisti hanno abbassato le stime sugli EPS di un -5% medio. UBS ritiene che siano 6 i temi da monitorare: 1️⃣Segnali di ripresa da parte dei consumatori americani, i quali hanno registrato per primi un rallentamento; 2️⃣La crescita dei consumatori cinesi e la ripresa offshore come driver dell’aumento dei ricavi; 3️⃣Il contributo del pricing in un contesto in cui si sta uscendo dal periodo di alta inflazione; 4️⃣Il rischio che la crescita delle vendite resti di sotto della media storica per via dei forti incrementi dopo il 2020; 5️⃣L’impatto dei tassi di cambio; 6️⃣Le aspettative in merito al Capex per le principali aziende dopo il 2023. A dispetto delle incertezze di breve periodo, gli analisti continuano a ritenere il settore capace di archiviare una crescita di lungo termine.

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