30 agosto 2023
L’economia cinese sta lottando con pressioni deflazionistiche, esportazioni in calo e una persistente crisi immobiliare. Tuttavia, le autorità hanno rinunciato a stimoli massicci per evitare di far crescere il debito. Gli economisti vedono ora un'espansione del PIL del 5,1% quest'anno, più o meno in linea con l'obiettivo governativo del 5% circa fissato a marzo, che è stato ampiamente considerato conservativo. Un'ulteriore flessione potrebbe mettere a rischio anche questo obiettivo. Secondo diversi economisti, i maggiori istituti di credito nazionali si stanno preparando a tagliare i tassi di interesse sui mutui e sui depositi esistenti, una misura che forse potrebbe non essere sufficiente a ridare slancio al settore immobiliare cinese. Le riduzioni dei tassi di interesse sui mutui dovrebbero riguardare solo i mutui per la prima casa. È improbabile che i tagli siano massicci perché le autorità di regolamentazione potrebbero cercare di evitare di creare un divario troppo ampio tra i tassi sui mutui detenuti da chi acquista una prima casa e quelli detenuti da persone che possiedono più proprietà.
Le riduzioni dei tassi di interesse sui mutui avranno un impatto sulla maggior parte dei 38.600 miliardi di yuan (5.300 miliardi di dollari) di mutui in essere nella nazione. Secondo Bloomberg, questa riduzione dovrebbe sostenere il potere d'acquisto delle famiglie e aumentare il tasso di crescita del PIL di 0,1-0,2 punti percentuali. Secondo le stime di Bloomberg l'allentamento equivale a un taglio del tasso d'interesse di 5-10 punti base. Le banche, invece, stanno cercando di trovare un equilibrio tra l'ascolto delle direttive del governo per sostenere l'economia e il mantenimento della redditività per questo stanno pensando di tagliare i tassi di deposito così da mantenere elevati i loro margini. Il problema maggiore, secondo la maggior parte degli analisti, è sul fronte della domanda. Se il sentiment dei potenziali acquirenti di case è afflitto dal deterioramento delle prospettive di lavoro e dalle scarse prospettive economiche, gli acquirenti rimarranno in disparte in attesa che l'economia si stabilizzi quindi non spenderanno ma risparmieranno il denaro ricevuto da questa misura, rendendola di fatto inefficace.
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