Segnali di allentamento dall’inflazione statunitense di giugno: la rilevazione
headline si è attestata al 3% su base annuale, sotto le attese degli analisti censiti da Reuters al 3,1% e del precedente 3,3%.
Il dato core ha registrato un 3,3% a/a, anche in questo caso meno del consensus e del 3,4% di maggio.
Guardando ai singoli componenti su base mensile, i prezzi del cibo hanno registrato un -0,1%, quelli dell’energia un -2%, quelli delle auto nuove il -0,2%, quelli delle auto usate il -1,5%, quelli dell’abbigliamento il +0,1%, quelli delle medical care commodities del +0,2%, i costi abitativi (shelter) hanno segnato il +0,2%). I prezzi dei servizi di trasporto e di quelli sanitari hanno registrato rispettivamente il -0,5% e il +0,2%. La flessione dei prezzi del carburante ha più che compensato l’aumento degli shelter cost.
In generale, l’aumento del 3,3% della rilevazione core è il più basso da aprile 2021. Per il secondo mese consecutivo inoltre, è scesa la misura supercore dei servizi. Al momento, il mercato sta prezzando due tagli dei tassi nel 2024. Il future sull’S&P 500 registra il +0,19%, quello sul Dow Jones il +0,13% e quello sul NASDAQ 100 il +0,24%. Il rendimento del decennale USA è in calo del -1,95%, al 4,19%.