12 aprile 2023
🔷Austan Goolsbee, Presidente della Fed di Chicago, ha detto che la Federal Reserve dovrebbe prestare cautela per alzare i tassi viste le recenti tensioni bancarie. Questo perché la riduzione dei prestiti contribuirebbe a mitigare le pressioni inflazionistiche. Goolsbee ritiene che l’inflazione non è scesa a sufficienza e la crescita dei posti di lavoro “è stata notevole”, pertanto è ancora giustificata una stretta più aggressiva anche se le attenzioni sono da rivolgere allo stress finanziario, che va tenuto in conto.
🔷Neel Kashkari, Presidente della Fed di Minneapolis, ha evidenziato come i rialzi dei tassi e la contrazione dei prestiti dopo i fallimenti bancari potrebbero dare il via ad una recessione. Tuttavia, lasciare l’inflazione alta sarebbe ancora peggio per il mercato del lavoro. Kashkari si è detto poco ottimista in merito alle attese di una rapida flessione dell’indice dei prezzi al consumo.
🔷Francois Villeroy de Galhau, Presidente della Bank of France, ha detto che l’inflazione dell’Eurozona rischia di radicarsi oltre il 2%. L’esponente della BCE ha tuttavia ribadito le attese di un ritorno del dato al target del 2% entro fine 2024 o fine 2025, aggiungendo che l’istituto sta passando da uno “sprint” a una “corsa a lunga distanza”. I fattori chiave per Villeroy sono le letture dell’inflazione sottostante e l’efficacia di trasmissione della politica monetaria.
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