06 dicembre 2023
L’oro è davvero una buona copertura contro l’inflazione? Interessante una recente ricerca di Deutsche Bank che sottolinea come, sebbene i prezzi del metallo giallo in termini nominali abbiano raggiunto i massimi storici, lo stesso non si può dire per le quotazioni aggiustate per l’inflazione (considerando il fatto che non vengono pagate cedole, questo rappresenta anche il rendimento effettivo). Il prezzo reale dell’oro è ancora sotto del 20% dei massimi storici del 1980 e solo il 15% oltre il picco archiviato intorno al 1860 in occasione della Guerra Civile, quando l’inflazione era molto alta. Dai vari studi di Deutsche Bank di lungo termine, emerge come l’oro tenga il passo con l’inflazione solo quando esso viene acquistato nel momento giusto. Nel medio-lungo termine, registra quasi sempre performance inferiori rispetto agli asset tradizionali. Dal 1800 il metallo giallo ha un rendimento reale dello 0,32% annuo contro il 3,07% del Treasury a 10 anni e al 6,83% delle azioni USA. Anche se si parte dall’era inflazionistica cominciata nel 1971 il confronto è deludente: 1,3% annuo contro il 2,41% del bond governativo a 10 anni e il 6,53% dell’azionario statunitense.
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