Per la settimana che sta per iniziare e che va dal 18 al 22 settembre, le attenzioni saranno catalizzate dalla
riunione della Federal Reserve, quella della BoE e dagli HCOB PMI e S&P Global PMI manifatturieri, dei servizi e compositi (settembre, preliminari) per le principali economie dell’Eurozona, per il Regno Unito e per gli USA. Ecco l’agenda economica della prossima ottava:
Lunedì 18 settembre:
- Nessun dato da monitorare
Martedì 19 settembre:
- Inflazione dell’Eurozona di agosto (finale). Per questo dato, pubblicato alle 11:00, gli analisti censiti da Reuters non si attendono variazioni rispetto al 5,3% preliminare sia per la misurazione headline che per quella core.
Mercoledì 20 settembre:
- Per il Regno Unito alle 8:00 si conoscerà il dato sull’inflazione di agosto, che gli analisti Reuters si aspettano al 7,1 su base annuale, in rialzo rispetto al 6,8% di luglio. La misurazione core dovrebbe invece scendere dal 6,9% al 6,8%.
- L’evento più importante della giornata riguarderà la Federal Reserve, che alle 20:00 comunicherà la sua decisione sui tassi di interesse. Secondo il CME FedWatch Tool, le probabilità che il costo del denaro rimanga all’intervallo 5,25%-5,5% sono del 97%. Sono di questa idea anche gli analisti di Credit Agricole, che in una ricerca sottolineano che gli ultimi dati sull’inflazione statunitense e quello sul mercato hanno rafforzato le aspettative di una pausa. Gli esperti ritengono inoltre che se le prossime rilevazioni macroeconomiche non sorprendessero al rialzo, la Federal Reserve potrebbe aver chiuso la porta ad ulteriori incrementi.
- Alle 20:30, si terrà la conferenza di Jerome Powell, Presidente della Fed.
Fonte: CME Group
Giovedì 21 settembre
- L’evento più importante sarà quello relativo alla decisione sui tassi della Bank of England, che alle 13:00 dovrebbe alzare i tassi di 25 punti base. Secondo i calcoli Refinitiv, le probabilità che ciò avvenga sono intorno al 75%. Per la BoE si tratterebbe del quindicesimo rialzo del costo del denaro consecutivo. Da monitorare con attenzione il comunicato stampa relativo alla decisione, che potrebbe fornire nuove informazioni su dove potrebbe trovarsi il plateau del costo del denaro nel Regno Unito.
- Alle 14:30 negli USA verranno pubblicate le richieste di sussidi di disoccupazione, altro tassello sullo stato di salute del mercato del lavoro a stelle e strisce. Le attese degli analisti vedono la misurazione a 225mila unità, in crescita rispetto alle 220mila precedenti.
- Alle 16:00 verrà resa nota la fiducia dei consumatori dell’Eurozona di settembre (preliminare), vista a -16,5 punti rispetto ai -16 di agosto.
Venerdì 22 settembre
- Alle 8:00 verranno pubblicate le vendite al dettaglio inglesi di agosto, attese da Reuters in miglioramento su base annuale dal -3,2% di luglio al -1,2%.
- Tra le 9:15 e le 15:45 verrà resa nota la carrellata di PMI di settembre (preliminare) per gli USA, il Regno Unito e le principali economie dell’Eurozona. L’HCOB PMI manifatturiero della zona euro è visto a 44 punti (precedente 43,5 punti), quello dei servizi a 47,5 punti (precedente 47,9 punti) e il composito a 46,3 punti (46,7% il precedente). L’S&P Global PMI manifatturiero del Regno Unito è visto a 43 punti, quello dei servizi a 49 punti e il composito a 48,6 punti (precedenti a 43, 49,5 e 48,6 punti). Infine, il dato sulla manifattura per gli USA è visto a 47,8 punti, in calo rispetto ai 47,9 precedenti, mentre quello sui servizi è stimato a 50,3 punti (50,5 punti ad agosto). Queste rilevazioni sono importanti in quanto forniscono indicazioni sullo stato delle economie.
Per quanto riguarda i discorsi degli esponenti di BCE e Fed:
- Lunedì 18 settembre è previsto un discorso di Panetta e di de Guindos per la BCE;
- Martedì 19 settembre dovrebbe parlare Elderson (BCE);
- Mercoledì 20 settembre è attesa la conferenza stampa di Powell. Lato BCE dovrebbero invece parlare Panetta, Enria e Schanbel
- Giovedì 21 settembre dovrebbero parlare Lagarde, Lane e Schnabel della BCE;
- Venerdì 22 settembre sono previste dei discorsi di Daly e Cook per la Fed e di de Guindos della BCE.
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