Come evidenziato
in un precedente articolo, febbraio si è dimostrato un mese incerto per le principali Borse globali. Ma cosa attendersi per marzo? Per scoprirlo abbiamo svolto il solito studio sui dati Bloomberg. Come di consueto, Ricordiamo che le rilevazioni per
S&P 500 e
Dow Jones partono dal 1931, mentre quelle del
NASDAQ 100 dal 1986. Le misurazioni partono invece dal 1998 per il
FTSE Mib, dal 1960 per il
DAX e dal 1988 per il
CAC 40.
Per l’
S&P 500, nel
60,87% dei casi marzo è stato un mese positivo, con una variazione media dello
0,34%. In particolare, in caso di chiusura positiva la performance è stata del
3,12%, mentre al contrario è stata del
-3,99%.
Anche per il
Dow Jones, il mese oggetto dell’analisi è stato positivo nel
60,87% delle volte con una variazione media dello
0,35%. La variazione nei casi sopra la pari è stata in media del
+3,05%, mentre nelle volte in cui si è verificata una chiusura negativa il dato è stato del
-3,86% medio.
Leggermente più favorevole ai compratori la situazione sul
NASDAQ 100, che tuttavia ha uno storico più scarno e dove marzo è stato positivo nel
65,79% dei casi con una variazione media del
3,81%. Nelle volte in cui si è verificata una chiusura negativa, la performance media è stata del
-5,07%, mentre la media generale è stata dello
0,77%.
Per quanto concerne l’Europa, partiamo dal
FTSE Mib, dove marzo si è rivelato positivo nel
56% dei casi con una performance media del
5,78%
. Nelle volte in cui il mese è stato negativo, la variazione è stata del
-5,74%, mentre in generale si parla di un
+0,88% medio.
Anche per il
DAX la situazione è favorevole ai compratori, con un
60,32% di casi in cui si è verificata una chiusura positiva (
+3,85% medio). Nelle volte in cui il mese ha chiuso negativamente, la performance media è stata del
-3,13%, mentre la media generale è del
+1,08%.
Infine il
CAC 40 ha chiuso un marzo positivo nel
65,71% con un
+3,61% medio. La performance media con chiusura sotto la pari è stata del
-4,56%, mentre la media generale è stata del
+0,81%.