Oro ai massimi storici: cosa attendersi ora?

Questa settimana l’oro ha raggiunto nuovi massimi storici, superando la soglia psicologica dei 3.600 dollari l’oncia.

Secondo gli analisti di Morgan Stanley, ci sono buone probabilità che il rally del metallo giallo proseguirà. Ci sono diversi motivi per pensare questo: innanzitutto, la Fed dovrebbe tagliare i tassi nel meeting del 16-17 settembre per la prima volta nel 2025.

In passato, l’oro ha visto un rialzo del 6% nei 60 giorni successivi all’inizio di un ciclo di tagli. Le quotazioni potrebbero quindi raggiungere i 3.700 dollari l’oncia, poco distante dal target MS a 3.800 dollari.

Fonte: ricerca Morgan Stanley

A ciò si aggiunge la debolezza del dollaro USA, altro elemento che dovrebbe continuare a sostenere la fase ascendente.

Un altro fattore supportivo per la domanda sono gli acquisti di ETF. Oltre a questo, la domanda di lingotti e monete è aumentata dell’11% su base annua nel 2° trimestre. Al contempo, le Banche centrali hanno acquistato 415 tonnellate di oro, mettendosi sulla strada per raggiungere le 1.000 tonnellate nel 2025.

Un punto debole arriva dalla vendita di gioielli: nel 2° trimestre è stato raggiunto il minimo dal 3° trimestre 2020. Su questo tema, si potrebbe verificare un rimbalzo quando i consumatori si adatteranno ai prezzi più elevati.

Un altro fattore che nota Goldman Sachs è la possibile compromissione dell’indipendenza della Fed. Se ciò avvenisse, gli investitori potrebbero spostare anche solo l’1% dei loro investimenti dai titoli di Stato al metallo giallo, spingendolo a 5.000 dollari l’oncia.

La previsione base di GS ha un obiettivo a 4.000 dollari entro metà 2026.

Fonti: ricerche Morgan Stanley e Goldman Sachs

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