21 febbraio 2023
Quello dei pagamenti digitali è ormai un settore che fa parte della nostra quotidianità. Anno dopo anno si è sempre più trasformata da tendenza futura ad attualità ed oggi la maggior parte dei servizi, dall’online ai negozi fisici, vengono appunto pagati in modo digitale. Quello che la blockchain porterà in termini di innovazione al mondo del digital payment è ancora difficile da immaginare ma sarà certamente il passaggio finale di questo processo evolutivo.
Per approfondire le statistiche del settore vi rimando ad un un articolo postato da Francesca ormai un anno fa ma che rimane estremamente attuale.
Quello su cui volevo invece soffermarmi sono i certificati che vertono su questo settore. Il mercato vede la presenza corposa di certificati a basket tematico con sottostanti quali PayPal, American Express, Visa, Block, Mastercard, Nexi, ecc ma sono quasi tutti identificabili in due categorie:
In quest’ottica ho selezionato una recente emissione di Marex (isin IT0006754557) con basket composto da PayPal, Block e American Express. Il worst of è PayPal a -6% da strike mentre le altre due stock stazionano intorno al -2%. Il flusso cedolare è mensile ed assolutamente di rilievo: stacca infatti una cedola del 1,692% al mese, pari al 20,30% annuo. Si acquista leggermente sotto la pari a 997€ e ha una durata di 24 mesi. La barriera di protezione è posta al -40% dai valori di strike.
Per PayPal lo strike è posto a 79,45$ mentre la barriera a 47,67$, valore che il titolo non vede da aprile 2017. Dopo la forte discesa che dalla seconda parte del 2022 ha portato il prezzo da oltre 300$ a quotare sotto i 100$, da ormai un anno il titolo è inserito in un trading range compreso tra i 70 e i 100$. L’ultima trimestrale ha mostrato valori in chiaroscuro, battendo le stime per EPS ma non per ricavi, confermando le difficoltà che soprattutto il tasso di crescita dell’e-commerce sta riscontrando a causa delle pressioni inflazionistiche che hanno inciso sui consumi discrezionali.
Block invece ha strike a 76,82$ e barriera a 46,09$. Anche in questo caso valori molto lontani, toccati nella discesa del marzo 2020 ma che non si vedevano da inizio 2018. L’andamento è molto simile a quello di PayPal e vede il titolo inserito in un trading range tra 60 e 90$. La trimestrale verrà pubblicata nei prossimi giorni e per la precisione il 23 febbraio, con attese di crescita sia per ricavi che per utile.
Infine chiudiamo con il meno volatile dei tre titoli, American Express con strike a 181,33$ e barriera a 108,79$. Oltre ad essere il meno volatile è anche quello che al momento gode di maggior salute visto che in questo inizio di 2023 ha visto le sue quotazioni salire da 147 a 177$, nonostante una trimestrale non entusiasmante.
Prezzi vicini a strike, quotazione sotto la pari, buon margine sulla barriera e flusso cedolare di oltre il 20% annuo. Caratteristiche difficili oggi da trovare nelle nuove emissioni data la discesa della volatilità e la salita dei prezzi.
Certificato che si presta bene anche per qualche switch rispetto a prodotti di recente emissione come ad esempio:
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