Dopo settimane di alta volatilità, agosto è riuscito a chiudere in territorio positivo per i principali indici di Borsa europei e statunitensi. Ma cosa aspettarsi per settembre? Nel mese appena iniziato la statistica sembra non essere favorevole per le azioni. Abbiamo svolto il consueto studio sui soliti listini azionari. Le rilevazioni su S&P 500 e Dow Jones partono dal 1930, quelle sul NASDAQ 100 dal 1985, quelle sul FTSE Mib dal 1998, quelle sul DAX dal 1960 e quelle sul CAC 40 dal 1987. I dati sono stati reperiti da Bloomberg e Refinitiv.
Per l’S&P 500, settembre è stato negativo nel 55,91% dei casi, con una performance media del -4,72%. La variazione media generale è stata del -1,19%, mentre quella con chiusura positiva del +3,27%.
Il Dow Jones ha chiuso il mese sotto la pari nel 59,57% delle volte con una variazione che in media è stata del -4,25%. Nei casi in cui la close è stata positiva, la performance è stata del +3,25%, mentre la media generale del -1,22%.
In controtendenza il NASDAQ 100, con settembre che ha chiuso in positivo nel 51,28% delle volte. La performance media generale è stata del -0,91%, quella con close positiva del +4,46% e quella con close negativa il -6,57%.
La situazione è peggiore nel Vecchio Continente. Il FTSE Mib ha registrato un settembre negativo nel 57,69% delle volte, con una variazione media del -5,76%. La media con chiusura positiva è stata del +3,14%, mentre quella generale del -1,99%.
Per quanto concerne il DAX, la close sotto la pari si è verificata nel 60,94% delle volte, con una performance media del -5,11%. La media generale è del -1,7%, mentre quella con chiusura positiva del +3,53%.
Al contrario, il CAC 40 è riuscito a chiudere settembre in territorio positivo nel 51,35% delle volte. La performance media con close positiva è del +3,54%, quella con chiusura negativa del -7,11% e quella generale del -1,64%.