USA: cosa attendersi dal mercato del lavoro ad agosto?
03 settembre 2025
Il prossimo 5 settembre il mercato del lavoro statunitense sarà l’osservato speciale. Il Bureau of Labor Statistics pubblicherà i dati di agosto sui Non-Farm Payrolls, il tasso di disoccupazione e il salario orario medio.
Le attese degli analisti censiti da Bloomberg vedono NFP in lieve aumento da 73mila a 75mila unità, una disoccupazione in crescita dal 4,2% al 4,3% e salario orario medio in discesa su base annuale dal 3,9% al 3,7%. Se venissero confermate, queste rilevazioni sarebbero in linea con un raffreddamento del mercato del lavoro a stelle e strisce.
Considerando che un taglio dei tassi da parte della Fed è ormai scontato a settembre, l’unico rischio reale è rappresentato dai NFP di agosto: dati più deboli sosterrebbero la riduzione, mentre sorprese al rialzo minerebbero la fiducia in una riduzione.
Bloomberg evidenzia che negli ultimi 30 anni i dati sulle buste paga non agricole di agosto hanno spesso deluso le previsioni, pertanto i rischi di una sorpresa rialzista sono relativamente bassi.

Gli analisti di Natixis sono pessimisti e vedono un aumento dei Non-Farm Payrolls di sole 54mila unità, per via di un calo della domanda di manodopera e dei flussi migratori.
JP Morgan ha un’opinione in linea con le 75mila unità del consensus e con l’aumento al 4,3% del tasso di disoccupazione.
Gli analisti dell’US Market Intelligence evidenziano diversi casi possibili:
- Lo scenario più probabile è quello di NFP tra 65mila e 85mila unità (40%). In questo caso le stime sono per un aumento dell’S&P 500 tra lo 0,5% e l’1%.
- Letture comprese tra 85mila e 110mila (25%) unità potrebbero spingere una performance tra lo 0,5% e l’1,25%.
- Al contrario, dati superiori alle 110mila unità (5%) potrebbero provocare una variazione tra il +1% e il -1,5%.
- Se le letture fossero tra 40mila e 65mila unità (25%), il rialzo potrebbe attestarsi tra lo 0,25% e lo 0,50%.
- Infine, misurazioni inferiori a 40mila unità hanno la possibilità di provocare una flessione tra lo 0,25% e il -0,75%.
Fonti: Bloomberg, ricerca Natixis, ricerca JP Morgan
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