Nel suo ultimo report l’International Energy Agency ha evidenziato che la domanda globale di petrolio sta rallentando in modo deciso per via dell’indebolimento dell’economia. L’IEA ha dunque tagliato di 400mila barili al giorno le stime di crescita della richiesta per il 4° trimestre. A portare alla revisione è stato in particolare l’atteso rallentamento di Europa, Russia e Medio Oriente. Per il 2024 le previsioni sono per un rallentamento della crescita del 50% a 1,1 milioni di barili al giorno, 130mila barili in più rispetto all’outlook precedente. L’incremento dei consumi potrebbe inoltre essere soddisfatto dall’aumento di forniture dei Paesi non-OPEC e il miglioramento delle stime è arrivato grazie ad attese migliori sul PIL, soprattutto quello USA. L’agenzia evidenzia inoltre che con gli ultimi tagli all’output la produzione dell’OPEC+ vedrà la sua quota di mercato scendere ai minimi dalla sua formazione, anche se riuscirà ad eliminare un’eccedenza prevista nel 1° trimestre 2024. Oltre a ciò, tali riduzioni contribuiscono a finanziare forniture record da parte degli USA. A complicare la situazione si aggiunge anche la ripresa dell’offerta iraniana.