Sahm Rule: cos’è e come segnala una recessione negli USA
06 settembre 2025
Uno degli indicatori di recessione più celebri per gli Stati Uniti è la Sahm Rule, pubblicata nel 2019 dall’economista Claudia Sahm, che all’epoca lavorava alla Federal Reserve.
Questa regola si basa su un calcolo relativamente semplice basato sull’andamento del mercato del lavoro USA e storicamente si è dimostrato un indicatore recessivo affidabile.
Cosa è e perché è stata creata la regola di Sahm
Il motivo che ha portato Sahm ad ideare questa regola è stato dettato dalla necessità di avere un indicatore recessivo tempestivo e automatico per rilevare le recessioni in corso.
Si deve pensare che l’ufficializzazione di questi fenomeni avviene con ritardo. Il National Bureau of Economic Research (l’ente privato che data ufficialmente i cicli economici negli USA), annuncia una recessione diversi mesi dopo il suo inizio.
Per fare un esempio, la crisi del dicembre 2007 è stata annunciata solo un anno dopo.
Oltre a questo, l’identificazione di una recessione tecnica richiede due trimestri consecutivi di calo negativo del PIL, riconoscendo il fenomeno a posteriori.
L’idea di basarsi sui dati del mercato del lavoro permette invece di ottenere delle indicazioni più rapide.
Per Sahm, la regola poteva essere usata per attivare in modo automatico stimoli economici. L’indicatore doveva quindi essere semplice, rapido e basato su dati affidabili.
Il metodo di calcolo
Per calcolare la regola di Sahm si parte dal tasso di disoccupazione U3 destagionalizzato (disoccupazione totale come percentuale della forza lavoro) pubblicato dal Bureau of Labor Statistics.

Sono 3 i passaggi da fare:
- Si calcola la media mobile a 3 mesi della disoccupazione U3. Questo permette di smussare la volatilità. Questo evita che piccoli salti mensili siano fuorivianti per l’analisi.
- Si passa poi all’identificazione del minimo della media mobile calcolata prima degli ultimi 12 mesi.
- Si sottrae il minimo alla media: a questo punto, se il valore supera 0,50 punti percentuali, la regola si attiva. La soglia di 0,5 è fissa e non cambia. Questo riflette il fatto che è la rapidità dell’aumento della disoccupazione a segnalare la recessione imminente, non il suo livello assoluto.
La logica è che tendenzialmente incrementi forti della disoccupazione, anche a livelli bassi, arrivano con un’economia in crisi.
Storicamente, non si è quasi mai osservata un’attivazione della regola senza recessione.
Cosa è accaduto in passato
Data di attivazione | Recessione NBER conseguente? |
Dicembre 1959 | Sì |
Ottobre 1969 | Sì |
Marzo 1974 | Sì |
Novembre 1976 | No |
Aprile 1980 | Sì |
Novembre 1981 | Sì |
Novembre 1990 | Sì |
Giugno 2001 | Sì |
Aprile 2008 | Sì |
Aprile 2020 | Sì |
Luglio 2024 | No |
Come si vede dalla tabella, dal 1959 la Sahm Rule si è attivata 11 volte, fornendo solo 2 falsi segnali. L’inizio ufficiale della recessione si è verificato poco prima, in media 3,4 mesi.
Da segnalare che nel 1959 e nel 1969 la recessione è arrivata più tardi, ma entro 6 mesi dal trigger.
Pro, contro e possibili miglioramenti
Come abbiamo visto, la Sahm Rule è tempestiva, semplice e chiara. Oltre a questo, la storia evidenzia come ha un’affidabilità storica alta.
Tuttavia, non è un indicatore predittivo e, seppur raramente, può fornire falsi segnali. Oltre a questo, si focalizza solamente sul tasso di disoccupazione e non mostra indicazioni sulla durata o la profondità di un evento recessivo.
La ricerca economica non si è fermata e ci sono studi per migliorare l’indicatore. In particolare, la Fed di Richmond ha introdotto uno strumento negativo, chiamato SOS Indicator (Scavette-O’Trakoun-Sahm), che sfrutta i dati settimanali delle richieste di sussidi di disoccupazione. Il principio è analogo, ma si utilizzano dati più frequenti e una soglia più bassa (+0,2 punti in 26 settimane) adeguata alla diversa metrica.
L’indicatore avrebbe segnalato le ultime 7 recessioni dagli anni ’70, con qualche mese di anticipo in più rispetto alla Sahm Rule, senza produrre falsi segnali.
Alcuni analisti propongono anche di affiancare al tasso di disoccupazione altri indicatori per evitare situazioni anomale, o di fare adattamenti strutturali e adottare soglie dinamiche.
L’utilizzo da parte dei policy maker
La Sahm Rule viene utilizzata dal Congressional Research Service come uno degli indicatori di riferimento della congiuntura economica. Anche la Fed ne monitora l’andamento.
Conclusioni
In conclusione, la Sahm Rule è un indicatore affidabile per identificare una recessione negli Stati Uniti. Tuttavia, è importante non darci un peso eccessivo. Con l’evoluzione dei dati disponibili e della metodologia, potremmo assistere a versioni ancora più raffinate di questa regola: l’obiettivo rimane quello di sapere il prima possibile quando una recessione sta arrivando.
Ma l’attivazione di questa regola innesca delle reazioni nelle azioni? Per capirlo abbiamo fatto uno studio dedicato.
Condividi su
Informazioni sull'autore
Ti è piaciuto l'articolo ?
Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!
ISCRIVITI SUBITO