SEC contro Binance: maggiori dettagli

Ieri la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha accusato Binance US, l'affiliata americana della borsa globale di criptovalute Binance, di aver messo in atto pratiche ingannevoli, di conflitti di interesse, mancanza di trasparenza e deliberata elusione della legge. Le accuse fanno parte di una denuncia più ampia di 136 pagine contro Binance e il suo fondatore Changpeng Zhao, e l'affiliata BAM Trading Services Inc. con sede negli Stati Uniti, per aver presumibilmente aggirato le norme statunitensi. Tra le accuse: ⁃ aver praticato il "wash trading" per gonfiare in modo fraudolento i volumi di scambio sulla sua piattaforma tramite una società di trading con sede in Svizzera denominata Sigma Chain, di proprietà di Zhao ⁃ aver consentito illegalmente a importanti società statunitensi di operare su Binance.com e di aver mescolato gli asset dei clienti tra le sue entità statunitensi e non statunitensi ⁃ molteplici negoziazioni non registrate di criptoasset e schemi di investimento (eludendo la normativa anti-riciclaggio) ⁃ aver frodato gli investitori sulla sua capacità di osservare e prevenire il trading manipolativo su Binance.US ⁃ di essere sotto il controllo
di Zhao, contrariamente alla percezione pubblica di indipendenza ⁃ l'inosservanza delle regole KYC (know-your-customer), che ha portato gli americani a fare trading in modo improprio sulla piattaforma. Le due accuse più potenti e che potrebbero avere un impatto anche sugli altri player riguardano l’esercizio dell’attività senza adeguata registrazione. In primis secondo la SEC alcuni token specifici, tra cui SOL, ADA, MATIC, FIL, ATOM, SAND, MANA, ALGO, AXS e COTI, scambiati sulle piattaforme di Binance, sono stati impropriamente offerti e venduti come titoli. Questa mossa potrebbe avere un impatto significativo su altre borse che offrono questi token. L’elenco dei token considerati titoli al momento comprende ora oltre 115 miliardi di dollari di criptovalute. Inoltre, l'autorità di regolamentazione ha accusato l'azienda e la sua affiliata statunitense di operare come borsa, broker-dealer e agenzia di compensazione senza un'adeguata registrazione. Il caso rappresenta una delle azioni di regolamentazione più importanti degli ultimi anni, data la posizione di Binance come la più grande borsa di criptovalute al mondo.

Nonostante la serietà delle accuse, Binance è decisa a difendere con forza la propria piattaforma, criticando la mancanza di chiarezza della SEC sulle regole degli asset digitali. Secondo Jeffrey Blockinger, consulente legale di Vertex Protocol, questa azione era attesa, vista la recente attenzione della SEC nei confronti delle borse cripto centralizzate. L'esito del caso Binance potrebbe costituire un precedente per il trattamento degli asset digitali nell'ambito delle leggi di regolamentazione degli Stati Uniti, ridisegnando potenzialmente il mercato delle criptovalute. I problemi legali di Binance hanno causato un colpo significativo al mercato delle criptovalute, con il Bitcoin che è sceso fino al 6,7%, segnando il calo più consistente in quasi tre mesi.

Condividi su

Informazioni sull'autore

Ti è piaciuto l'articolo ?

Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!

ISCRIVITI SUBITO