Settore automotive: Europa vicina scelte protezionistiche per la concorrenza cinese?

Le politiche a sostegno dell’elettrificazione delle auto a livello globale hanno portato la Cina ad essere il primo esportatore di auto a livello globale nella prima metà del 2023, con un export di 2,14 milioni di veicoli (+75,7% a/a). L’aumento ha permesso di oltrepassare il Giappone, che ha visto il dato a 2,02 milioni di unità (+17% a/a). In termini interni, sempre nei primi 6 mesi del 2023, le auto a marchio locale hanno superato quelle straniere per la prima volta in 40 anni. Tra i mercati che vengono osservati dalle compagnie cinesi per l’espansione vi è sicuramente quello europeo.   Fonte immagine: Caixin Un report di maggio di Allianz Research citato da Nikkei ha messo in luce tra le altre cose che il vantaggio competitivo di Pechino sul comparto riguarda praticamente tutti gli aspetti che compongono la catena di valore, con investimenti iniziati più di un decennio fa. Inoltre, lo studio prevedeva che le auto prodotte in Europa verranno probabilmente sostituite da quelle Made in China, senza considerare la provenienza del brand. Per comprendere l’espansione della seconda economia nel mercato auto del Vecchio Continente si può sottolineare che nel 1° trimestre del 2023 erano sei i produttori di auto cinesi a vendere veicoli elettrici nel mercato tedesco: solo un anno prima erano due. Le previsioni di KPMG evidenziano come i produttori di auto elettriche cinesi dovrebbero ottenere il 15% di tutto il mercato europeo EV entro il 2025 (a fine 2022 il dato era inferiore al 10%). La stima è ancora più importante se si pensa che l’Europa è il mercato a crescita più veloce per gli EV dopo la Cina. La domanda dovrebbe inoltre salire in futuro per via del bando ai motori termici a partire dal 2035 voluto dall’UE. In un contesto nel quale le società automotive europee sono in una chiara posizione di svantaggio, cosa potrebbe accadere? Una recente ricerca di TS Lombard, mette in evidenza come nei prossimi 1-2 anni i regolatori europei dovranno far fronte a delle problematiche di tipo normativo. Nei fatti, i regolatori potrebbero decidere di fare forti pressioni per aumentare i dazi sulle importazioni, maggiori sussidi all’industria green, più restrizioni per gli investimenti, oltre a una diluizione degli obiettivi net-zero e regole su privacy e cybersbazio legate alle auto. Probabilmente, le aziende cinesi si stanno già preparando a questa evenienza, visto che già ad aprile l’AD di NIO prevedeva un’eventualità del genere (undefined/87). In effetti, gli analisti notano che i veicoli elettrici Made in China avrebbero un costo di ¼ inferiore a quelli europei anche con una tariffa all’import del 10%. Nella ricerca, TS Lombard evidenzia che i produttori europei presentano una situazione di vulnerabilità per via dell’Inflation Reduction Act voluto da Biden e dai loro passati investimenti in Cina, che hanno dato priorità a Pechino rispetto a Washington. Oltre a questo, l’automotive EU è in ritardo sul fronte della tecnologia smart sui veicoli elettrici. Per i policymaker vi sono quindi due strade: o si consente ai consumatori di acquistare i veicoli cinesi a prezzi convenienti, oppure si adotta un protezionismo che terrebbe alti i prezzi. Questo potrebbe essere evitato se venissero allentate le regole, anche quelle relative al 2035.

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Grayscale vince sulla SEC: sempre più vicini all'ETF sul Bitcoin spot

Il Grayscale Bitcoin Trust, con i suoi 17,4 miliardi di dollari, ha registrato il maggior rialzo dal luglio 2021 (+17%) dopo che una sentenza del tribunale statunitense ha potenzialmente aperto la strada alla conversione del veicolo in un fondo negoziato in borsa. Grayscale Investments ieri ha avuto la meglio sulla SEC quando la corte d'appello ha annullato la decisione dell'agenzia di bloccare la proposta di trasformare il fondo in un ETF sul Bitcoin spot. La SEC potrebbe ancora appellarsi alla sentenza, avendo assunto una posizione dura nei confronti delle criptovalute dopo il crollo del mercato del 2022 e il collasso di società come l'exchange FTX. "Sebbene l'aumento dei volumi sia stato impressionante e la notizia di oggi fornisca qualche speranza per le criptovalute sul fronte normativo, un giorno non fa un trend", ha scritto Bespoke Investment Group in una nota. Grayscale, BlackRock. e Fidelity sono tra i gestori di fondi in lizza per ottenere il permesso di avviare i primi ETF statunitensi sul Bitcoin. La prospettiva di una nuova domanda per il più grande asset digitale è tra le cause del rimbalzo del 65% del Bitcoin quest'anno.

Il taglio dei tassi di interesse sui mutui potrà dare slancio al settore immobiliare cinese=

L’economia cinese sta lottando con pressioni deflazionistiche, esportazioni in calo e una persistente crisi immobiliare. Tuttavia, le autorità hanno rinunciato a stimoli massicci per evitare di far crescere il debito. Gli economisti vedono ora un'espansione del PIL del 5,1% quest'anno, più o meno in linea con l'obiettivo governativo del 5% circa fissato a marzo, che è stato ampiamente considerato conservativo. Un'ulteriore flessione potrebbe mettere a rischio anche questo obiettivo. Secondo diversi economisti, i maggiori istituti di credito nazionali si stanno preparando a tagliare i tassi di interesse sui mutui e sui depositi esistenti, una misura che forse potrebbe non essere sufficiente a ridare slancio al settore immobiliare cinese. Le riduzioni dei tassi di interesse sui mutui dovrebbero riguardare solo i mutui per la prima casa. È improbabile che i tagli siano massicci perché le autorità di regolamentazione potrebbero cercare di evitare di creare un divario troppo ampio tra i tassi sui mutui detenuti da chi acquista una prima casa e quelli detenuti da persone che possiedono più proprietà. Le riduzioni dei tassi di interesse sui mutui avranno un impatto sulla maggior parte dei 38.600 miliardi di yuan (5.300 miliardi di dollari) di mutui in essere nella nazione. Secondo Bloomberg, questa riduzione dovrebbe sostenere il potere d'acquisto delle famiglie e aumentare il tasso di crescita del PIL di 0,1-0,2 punti percentuali. Secondo le stime di Bloomberg l'allentamento equivale a un taglio del tasso d'interesse di 5-10 punti base. Le banche, invece, stanno cercando di trovare un equilibrio tra l'ascolto delle direttive del governo per sostenere l'economia e il mantenimento della redditività per questo stanno pensando di tagliare i tassi di deposito così da mantenere elevati i loro margini. Il problema maggiore, secondo la maggior parte degli analisti, è sul fronte della domanda. Se il sentiment dei potenziali acquirenti di case è afflitto dal deterioramento delle prospettive di lavoro e dalle scarse prospettive economiche, gli acquirenti rimarranno in disparte in attesa che l'economia si stabilizzi quindi non spenderanno ma risparmieranno il denaro ricevuto da questa misura, rendendola di fatto inefficace.

Germania: prezzi alle importazioni segnano il calo più grande dal 1987

L’indice dei prezzi delle importazioni tedesco di luglio si è attestato al -13,2%, sotto il -13,1% previsto da Reuters e del -11,4% di giugno. Si tratta del calo più marcato da gennaio 1987. Il motivo è prevalentemente dovuto all’effetto di base degli aumenti dei prezzi per via della guerra in Ucraina.

Dichiarazioni Centeno (BCE) su decisioni sui tassi a settembre

Mario Centeno, Presidente della Banca centrale portoghese, ha detto che i rischi al ribasso per l’economia dell’Eurozona si stanno materializzando, in un contesto in cui gli ultimi dati hanno sorpreso al ribasso. Per Centeno la decisione di settembre sui tassi da parte della BCE è ancora incerta, ma si dovrà essere cauti anche se il costo del denaro dovrà restare ad un livello che limiti l’economia per diverso tempo. L’esponente del board dell’Eurotower ha detto di non vedere un de-ancoraggio delle aspettative di inflazione e che non è presente un problema di trasmissione della politica monetaria. Nel mercato del lavoro invece, si sta assistendo ad un certo grado di flessibilità che non era evidente in passato. Mario Centeno ha poi sottolineato di essere convinto che l’indice dei prezzi al consumo scenderà sotto il 3% entro fine anno.

Inflazione tedesca di agosto (preliminare)

L’inflazione armonizzata tedesca di agosto (preliminare) si è attestata al 6,4%, oltre il 6,3% atteso da Reuters ma sotto il 6,5% di luglio. Su base mensile l’incremento è stato dello 0,4% (attese a 0,3%, precedente 0,5%).

Aggiornamento dati macro USA

  • La seconda lettura del PIL statunitense del 2° trimestre 2023 ha visto un dato al 2,1%, sotto il precedente (e atteso dagli analisti censiti da Reuters) 2,4%.
  • Il rapporto sull’occupazione ADP ha visto ad agosto un aumento di 177mila unità, sotto le 195mila attese da Reuters e alle 312mila precedenti (rivisto da 324mila). I salari hanno segnato una crescita del 5,9%, la più lenta da ottobre 2021. La rilevazione per chi cambia lavoro è invece stata pari al 9,5%. Per la prima volta inoltre, “tutti i 50 Stati e Washington D.C. hanno segnato un rallentamento nella crescita delle retribuzioni”. Nela Richardson, Capoeconomista di ADP, ha dichiarato in un comunicato stampa che ci si sta muovendo verso una crescita più sostenibile di salari e occupazione.

Le azioni sotto la lente

  • JP Morgan ha alzato il target sulle azioni NIO da 9 a 10,5 dollari
  • Per spingere l’appeal delle sue auto elettriche, NIO pianifica di lanciare a fine settembre il suo primo telefono cellulare. Questo permetterebbe di migliorare la connettività e il software delle auto.
  • Bernstein ha tagliato il target sulle azioni NIO da 8 a 9 dollari, Jefferies lo ha alzato da 6,7 e 9,8 dollari e Mizuho lo ha abbassato da 20 a 18 dollari
  • Stifel ha aumentato il prezzo obiettivo sulle azioni Carnival da 20 a 22 dollari
  • Secondo quanto riporta Reuters, EIP starebbe lavorando ai dettagli di un’offerta per una quota di minoranza di Plenitude. Le fonti hanno detto che i dettagli non sono stati definiti, ma la quota di vendita potrebbe trovarsi tra il 10% e il 15%. In autunno dovrebbe essere presentata la richiesta.
 

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