24 agosto 2022
Dopo aver parlato del settore “auto di lusso”, in molti mi avete chiesto di analizzare i certificati sulle azioni legate al settore lusso più in generale (abbigliamento, gioielleria etc.). Prima di analizzare i certificati più interessanti, è opportuno approfondirne il settore.
In un contesto di recessione ed elevata inflazione i consumatori sono più “poveri” perchè da un lato spendono di più per mantenere il medesimo stile di vita (a causa dell’inflazione) e dall’altro hanno in media meno entrate (a causa della recessione). Al momento si è già creato il cosiddetto inflation inequality ossia le fasce di popolazione con reddito più basso risentono di più dell'inflazione rispetto alle fasce di popolazione con reddito più alto perchè la spesa per l'acquisto dei beni primari è più elevata a livello percentuale rispetto al loro reddito. Il fenomeno è stato dimostrato anche dai dati finanziari negativi di società come Walmart, Gap, Best Buy, in contrasto con le trimestrali positive dei brand di lusso.
Il consumatore appartenente ad una fascia “media” di reddito viene colpito dall’aumento dei prezzi di beni e servizi e in generale dai minori guadagni dati dalla contrazione economica. Generalmente si pensa che questo contesto lo porti a spendere sempre meno in beni e servizi di lusso perchè percepiti come non necessari ed è probabilmente un ragionamento corretto per la fascia di popolazione con un reddito "medio-basso" ma potrebbe applicarsi meno sulla fascia "medio-alta" in quanto possedere oggetti di lusso è uno status symbol, elemento sempre più importante nel contesto sociale attuale e questo potrebbe rappresentare una forza per i brand che puntano ad un consumatore di una fascia "medio-alta". Tra l'altro la fascia "medio-alta" secondo l'opinione del Luxury Institute, che costituisce l'80% della clientela dei brand di lusso pesa per il 30% delle vendite.
La maggior parte dei brand di lusso guadagna infatti dalla clientela "ultra-wealthy" o "very-wealthy", che rappresenta il 20% della clientela totale. Questo tipo di clientela rende il settore molto resiliente ma non immune alla recessione, infatti in passato a causa di una contrazione delle vendite si è avuto un forte surplus di magazzino delle società del lusso e il settore è riuscito a riprendersi solo grazie alla crescita delle vendite sul mercato cinese.
In questo momento, tuttavia, la recessione potrebbe essere gestita in maniera più efficiente: l'e-commerce permette una migliore gestione delle vendite, i magazzini sono sempre più ridotti e la crescita del mercato cinese rimane forte nonostante le condizioni di mercato non ottimali.
Ovviamente se cerchiamo un investimento più difensivo potremmo orientarci sulle società che possiedono brand che targetizzano le fasce più abbienti della popolazione perchè probabilmente saranno meno colpiti dagli effetti dell'attuale contesto economico e finanziario.
Per questa ragione è importante individuare il posizionamento dei brand che compongono le diverse società e provarne ad individuare l’impatto sul fatturato in un futuro caratterizzato da inflazione e recessione.
Di seguito vediamo i brand di lusso di maggior valore del 2021:
Sicuramente tra le società posizionate meglio in termini di brand awareness sulla fascia di clienti a reddito più elevato troviamo:
Capri Holdings è una delle società posizionate sia sulla fascia alta (con i brand Versace e Jimmy Choo) sia sulla fascia “media” (con il brand Michael Kors). Il brand che pesa di più sulle revenues è quello di Michael Kors, che tuttavia ha dimostrato una crescita netta interessante alle ultime trimestrali. Se da un lato l’esposizione alla fascia “media” è significativa, dall’altro i brand Versace e Jimmy Choo hanno registrato una crescita a doppia cifra (rispettivamente +14.6% e +21.1% rispetto all’anno precedente, all’ultima trimestrale), dimostrando le ottime capacità di posizionamento dei brand che sono sempre più apprezzati nel mondo asiatico, target market di importanza strategica per il settore lusso. Difatti quasi il 40% del mercato del lusso è dominato dall'Asia:
Di seguito analizziamo quattro certificati con premio mensile sul settore lusso con worst-of Kering e Richemont. Si tratta di certificati su basket settoriali difensivi, selezionati tramite una ricerca targetizzata tramite CedLab PRO su cui ho impostato filtri specifici:
Di seguito la selezione:
Il rendimento annualizzato di XS2394960244 e XS2409669723 è praticamente identico ma il XS2394960244 ha il vantaggio di avere tutti i sottostanti sopra strike e quindi essere vicino all'autocall nonchè di avere un premio leggermente maggiore (1.16 al mese contro 1.07), mentre il XS2409669723 ha il vantaggio di avere una scadenza più vicina ma soprattutto il premio incondizionato fino a scadenza (contro un premio incondizionato solo per qualche mese e poi condizionato con barriera al 60%), elemento che lo rende più resiliente nel caso di discesa dei sottostanti. Il XS2394960244 è più adatto in caso di view rialzista di breve, il XS2409669723 è più adatto per chi ha una view laterale o leggermente ribassista.
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