Come abbiamo evidenziato ieri, la concentrazione delle aziende dell’S&P 500 è su livelli record. Questo potrebbe creare delle vulnerabilità all’interno del mercato, in quanto un calo delle mega-cap influenzerebbe in negativo l’intero listino.
Ma quanto sono sopravvalutati i titoli dell’indice di Borsa? Prendendo spunto da una ricerca Ned Davis, abbiamo osservato la
mediana del P/E dei componenti dell’S&P 500. Per raggiungere il valore calcolato dal 1973, a 17,5x, si dovrebbe osservare una discesa dal multiplo del 32% circa dagli attuali livelli di 25,76x.
Se si guarda alla media a 20 anni, il P/E dovrebbe scendere di oltre il 18%, quindi resta comunque sopravvalutato. Per trovare delle bande di oscillazione in cui i titoli possono essere considerati sopra o sottovalutati, abbiamo aggiunto e tolto una deviazione standard dalla mediana storica. Il primo livello risulta pari a 23,37x (più alto di quello attuale), il secondo a 11,63x.
Traducendo in prezzi e prendendo come riferimento la chiusura di ieri a 5.352,96 punti, il fair value si troverebbe a 3.636,27 punti, un’area di sopravvalutazione è a 4.856,21 punti e un’area di sottovalutazione a 2.416,86 punti.