Il 2024 sta finendo e sta avvenendo una cosa piuttosto rara: l’S&P 500 sta mettendo a segno due anni consecutivi con una performance superiore al 20%. Dall’inizio del 21° secolo è la prima volta che succede, mentre storicamente è avvenuto altre 3 volte. Abbiamo analizzato lo storico Refinitiv, che parte dal 1928, per osservare questo fenomeno.
Se si considera solo la data di implementazione dell’S&P 500, il 1957, l’evento menzionato avviene solamente tra il 1995 e il 1998, dove le quotazioni hanno messo a segno 4 anni consecutivi di variazioni superiori al 20%. Se si aggiunge allo storico le quotazioni dell’S&P 90, che partono dal 1928 e sono per convenzione aggiunte agli storici di gran parte delle piattaforme, possiamo osservare un fenomeno del genere anche nel 1935-1936 e nel 1954-1955.
Le ragioni che in passato hanno portato a situazioni di questo tipo sono svariate: tra il 1935 e il 1936 l’economia statunitense si stava riprendendo dalla Grande Depressione, a cui si sono aggiunti gli effetti positivi delle politiche del New Deal. La Fed continuava a mantenere tassi bassi, mentre tornava a crescere la fiducia sul sistema bancario. Occupazione e produzione industriale si stavano riprendendo.
Tra il 1954 e 1955 c’era una maggiore stabilità geopolitica con la fine della guerra di Corea nel 1953, le politiche economiche messe in campo da Eisenhower, la crescita del boom post bellico, con una crescita importante dei consumi.
Tra il 1995 e il 1998 l’economia globale si trovava in una fase di espansione. Oltre a ciò, la Fed ha mantenuto tassi relativamente bassi, mentre sono stati introdotti nuovi prodotti finanziari e sono aumentati gli investitori retail. A ciò si aggiunge l’aumento di popolarità delle società tech.
Questi periodi storicamente avvengono in fasi di crescita economica eccezionale o dopo una ripresa da crisi precedenti. La vera domanda sarà se nei prossimi anni si assisterà ad una normalizzazione dei rendimenti: nel 1937 l’S&P è sceso dl 38,59%, nel 1956 è stata registrata una variazione del +2,62%, nel 1999 la performance positiva è continuata con un +19,53, seguita però da 3 anni con un -10,14%, -13,04% e -23,37%.