15 settembre 2023
Le quotazioni del petrolio WTI sono tornate a scambiare nei pressi dei 90 dollari, livelli che non si vedevano da novembre 2022. Questo prezzo, può essere giudicato come l’obiettivo dell’OPEC (rimandiamo in questo caso alle parole di ottobre 2022 di Timipre Sylva, Ministro di Stato per le risorse petrolifere della Nigeria https://t.me/freefinancepro/844). Da un punto di vista tecnico, l’ultima parte del rialzo è avvenuto dopo una “Golden Cross”, che avviene quando la media a più breve periodo “taglia” dal basso verso l’alto quella di più lungo periodo. Da quando si è presentato questo segnale, le quotazioni hanno registrato una performance di quasi il 15%. Per avere maggiori informazioni su cosa potrebbe accadere ai prezzi della materia prima in futuro, abbiamo analizzato tutte le volte in cui questa indicazione tecnica si è presentata sul petrolio WTI dal 1985. Come dati abbiamo preso quelli forniti da Refinitiv sulle chiusure della materia prima e utilizzando una media mobile semplice a 200 periodi e una a 50 periodi.
Dal 1985, la Golden Cross si è verificata 30 volte (inclusa quella attuale). Da quando la media a 50 a superato quella a 200 fino a quando il processo si è invertito (SMA 200 sopra quella a 50) la variazione media è stata del +8,95%. Escludendo il ciclo attuale che non si è ancora chiuso, nel 45% dei casi le quotazioni hanno chiuso ad un valore più alto rispetto a quello di partenza. Questo indica che in realtà le probabilità sono lievemente a favore di un ribasso considerando l’interezza dell’evento. Se si guarda al grafico tuttavia, si noterà a colpo d’occhio come i rialzi sono ben più intensi quando avvengono: ad esempio, il ciclo partito il 2 settembre 2020 è durato ben 505 sessioni di contrattazione e ha portato ad un incremento del +109,3%. Di contro, la flessione più alta si è avuta nel 1990 (periodo da 117 sedute) con un -25,31%.
Nei casi contrari si è assistito ad un -10,72% medio. Abbiamo poi osservato il comportamento dei prezzi a 20, 40 e 60 giorni dall’inizio della Golden Cross: il petrolio WTI registra chiusure più alte rispettivamente nel 53%, 50% e 57% dei casi, con una variazione media dello 0,24%, del +1,86% e del +1,26%. Infine, per quanto tempo questo segnale tende a restare attivo? Guardando al passato, si tratta di un periodo piuttosto lungo: in media quasi 186 sedute. Attualmente ci troviamo nella sedicesima sessione dall’attivazione della Golden Cross, con una performance vista prima di circa il 15%. Diversi elementi fanno propendere per una prosecuzione della forza del petrolio (come abbiamo visto anche qui https://t.me/freefinancepro/986). Pertanto, a meno che non si verifichi una crisi finanziaria globale che comprima la domanda e inneschi anche una serie di tagli, è ragionevole pensare che anche questo evento ricalchi quelli positivi in passato. Un incremento delle quotazioni del 31,59% porterebbe i corsi a oltre 104 dollari al barile.
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