29 agosto 2023
I job openings negli Stati Uniti sono scesi a luglio più del previsto, raggiungendo un minimo di oltre due anni, mostrando che la domanda di lavoro si sta raffreddando: il numero di posizioni disponibili è sceso a 8,83 milioni dai 9,17 milioni di giugno, come ha mostrato il Job Openings and Labor Turnover Survey (JOLTS) del Bureau of Labor Statistics. Si tratta del sesto calo negli ultimi sette mesi. Il cosiddetto tasso di abbandono, che misura le uscite volontarie dal lavoro in rapporto all'occupazione totale, è sceso al 2,3%, il più basso dall'inizio del 2021. Ciò significa che gli americani sono meno fiduciosi nella loro capacità di trovare un altro lavoro nell'attuale contesto di mercato. Il minor numero di posti vacanti e l'aumento della partecipazione alla forza lavoro hanno consentito un maggiore equilibrio nel mercato del lavoro e hanno contribuito a contenere la crescita dei salari. Nonostante l'allentamento della domanda di lavoratori, la disoccupazione rimane storicamente bassa.
Questo trend è stato la chiave delle crescenti speranze che gli Stati Uniti possano evitare una recessione nonostante gli aggressivi rialzi dei tassi della Federal Reserve. La scorsa settimana il presidente della Fed Jerome Powell ha anche suggerito che se il mercato del lavoro dovesse continuare ad allentarsi, l'inflazione potrebbe continuare a scendere. I licenziamenti sono rimasti invariati. Data la persistente carenza di lavoratori e la resistenza dei consumatori americani, le aziende rimangono riluttanti a licenziare i dipendenti. Alcuni economisti hanno messo in dubbio l'affidabilità delle statistiche JOLTS, dato il basso tasso di risposta dell'indagine.
I dati precedono il report mensile sui posti di lavoro di venerdì, che secondo le previsioni dovrebbe mostrare che i datori di lavoro hanno aggiunto 170.000 posti di lavoro ad agosto.
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