USA: possibile ripresa dell'occupazione nel 3° trimestre?

Il report sul mercato del lavoro USA di agosto ha dato alla Fed la giustificazione per tagliare i tassi. In generale, ci sono segnali di debolezza sia della domanda che dell’offerta. Per fare un esempio, nel report JOLTS di luglio il rapporto tra posti vacanti per disoccupati è sceso sotto 1.

Gli analisti di Bank of America evidenziano però che in tutta questa debolezza c’è un aspetto positivo: il basso numero di licenziamenti.

Questo si evince dalle richieste di sussidi di disoccupazione, tornate al livello più stabile di 218mila unità. I dati fanno ben sperare per il report dell’occupazione di venerdì.

Tuttavia, le richieste continue restano elevate.

Fonte: ricerca Bank of America

Nel complesso, BofA ritiene che tutto questo indichi un mercato del lavoro a basso turnover. Le assunzioni sono rallentate per i bassi investimenti aziendali causati dall’incertezza sui dazi e alle restrizioni sull’immigrazione. Dall’altro lato, i licenziamenti sono rimasti bassi, probabilmente perché le società si aspettano una risoluzione dei fattori di incertezza e che gli impulsi fiscali diano il via agli investimenti.

Ad aver contribuito alla decisione di trattenere i lavoratori potrebbe essere stato anche l’accumulo di manodopera dovuto alla paura delle dimissioni di massa e il timore di un inasprimento delle norme sull’immigrazione.

Se nel 3° trimestre si dovesse vedere un recupero dei consumi, il mercato del lavoro in raffreddamento dovrebbe riprendersi. Se ciò avvenisse, l’occupazione migliorerebbe, mentre i licenziamenti rimarrebbero bassi.

Fonte: ricerca Bank of America

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